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Movida, multe per la musica dopo le 24

Il divieto imposto da un'ordinanza comunale del maggio scorso. Protestano i gestori dei locali del centro

Non c’è più il vincolo della chiusura alle due di notte. Ma in compenso, è previsto l’obbligo di spegnere la musica a mezzanotte e il divieto di vendere alcolici dalle due di notte. L'ordinanza è del maggio scorso ma gli effetti si stanno vedendo solo in questi giorni: da quando sono scattati i controlli della movida, sono infatti arrivate le prime multe e contravvenzioni per i gestori. E ci hanno cominciato a fare caso anche i clienti, che allo scoccare delle "ore 24" sentono di colpo interrompersi la musica.
MULTA E CHIUSURA. “Il problema non è la cinquanta euro di multa – spiega uno dei commercianti che preferisce rimanere anonimo – ma il fatto che al secondo verbale, arriva la chiusura del locale e la sospensione dell’attività”. Da tre giorni a una settimana di saracinesche abbassate, non sarebbe la strategia ideale per combattere la crisi. “Ci hanno eliminato il vincolo dell’orario di chiusura – prosegue – ma a queste condizioni, dopo un certo orario cosa stiamo aperti a fare, per fare i cruciverba?” si domanda con un sorriso amaro. L'ordinanza è stata necessaria per adeguarsi alle modifiche legislative che consentono ora l’apertura senza limiti di orario e tutti i giorni della settimana. 
NESSUNA SERRATA. Le prime multe sono già arrivate, ma per ora i commercianti non hanno previsto alcuna serrata o iniziativa per protestare. “Probabilmente il problema è stato sottovalutato dagli stessi gestori dei pub e dei locali – spiega – perché non è stato compreso che dopo la seconda multa, il locale subisce la chiusura. Spero che non accada né a me né a nessuno dei miei colleghi, ma solo dopo un provvedimento del genere si arriverebbe a capire la gravità dell’ordinanza”.

di Redazione 


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