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La Città del Cinema resta chiusa per ora: “Impossibile riaprire adesso, ma contiamo di salvare l’estate” L’INTERVISTA

Il direttore della multisala, Mimmo Morsuillo

“Le condizioni poste per l’apertura non sono attuabili: costi altissimi e senza l’uscita dei film in prima visione, non è neanche ipotizzabile riaprire le sale”. La Città del Cinema di Foggia resta chiusa, per ora. Nonostante il via libera dal 15 giugno, il direttore della multisala Mimmo Morsuillo e il suo staff hanno deciso di tenere ancora chiuse le porte. Ma stanno progettando un’estate comunque ricca di eventi in sicurezza.

L'INTERVISTA. Direttore Morsuillo, perché non riaprite?
“In questo momento non ci sono le condizioni. Avremmo costi altissimi e manca la materia prima: i film in prima visione. Le case di distribuzione, giustamente, non immettono i loro prodotti in un momento in cui il mercato non valorizzerebbe i titoli e gli incassi sarebbero deludenti. E così, al momento, non è neanche ipotizzabile riaprire le sale”.
A proposito di costi, quanto avete perso finora?
“La perdita in questo momento di chiusura non è stimabile adesso, aspettiamo di stilare un bilancio alla fine dell’anno, ma è indubbiamente un dato altamente negativo. E riaprire in queste condizioni significherebbe aumentare in maniera esponenziale le perdite”.
A questo si aggiunge il problema lavorativo per il personale.
“La crisi occupazionale, ovviamente, è un tassello doloroso di questo periodo, perché c’erano tanti ragazzi che lavoravano all’interno della struttura con contratti a tempo determinato che, purtroppo, alla scadenza non sono stati rinnovati. Dispiace perché ogni volta che viene formato uno staff viene fatto in maniera tale da rispondere ai nostri standard qualitativi. Tutto lo staff era indubbiamente in gamba ed è un peccato che questi ragazzi restino a casa".
Cosa chiederebbe al governo come misura di sostegno?
“Tra le cose da chiedere ci sarebbe proprio quella di riassumere coloro che avevano un contratto a termine, ma soprattutto chiederei un sostegno agli esercenti, perché sono state spostate delle risorse nell’ambito della cultura e dello spettacolo ma manca un aiuto direttamente all’esercente. Sono arrivati diversi soldi alla cultura, dalla produzione allo spettacolo dal vivo, però servirebbe un sostegno importante e concreto per gli esercenti nel senso stretto, cioè coloro che hanno un’attività, dei fitti, dei mutui, dei contratti con i fornitori, hanno spese di pubblicità di agenzia, tasse, imposte, personale…”.
Ma quindi, quando riaprirete?
“Come ho già detto, la mancanza di film è fondamentale: l’apertura è ipotizzabile quando c’è un prodotto da vendere, in questo caso un film in prima visione, che è alla base del cinema. Un primo passo si è avuto con l’annuncio dell’uscita di Onward, un film d’animazione la cui uscita era prevista a marzo in Italia ed è stata spostata al 22 luglio. È un importante segnale, perché se altre case di distribuzione dovessero pensare di immettere sul mercato i loro prodotti, il 22 luglio potrebbe rappresentare una buona data anche per noi per aprire le sale al pubblico”.
Nell’ultima intervista, lei si era detto perplesso riguardo a soluzioni last minute come arene o drive in “improvvisati”. Però la Città del cinema da anni realizza eventi estivi all’aperto: può essere una soluzione per realizzare eventi all’esterno?
“Ho parlato del 22 luglio per i film ma la data potrebbe variare per l’apertura della struttura in generale, perché mi piacerebbe ripetere quanto fatto già negli scorsi anni, cioè organizzare eventi all’aperto. Un’arena all’aperto diventerebbe ipotizzabile così, per accompagnare ai film in sala degli eventi sul piazzale”.
Vi state muovendo in questo senso?
“Attendo una risposta dal Comune di Foggia in tal senso, perché ho chiesto la concessione del suolo pubblico adiacente alla struttura come ipotizzato dal Decreto Rilancio (E come, in via sperimentale, si sta facendo con alcuni locali del centro). Se dovessi avere una risposta positiva in tempi utili, potrei pensare di alternare la sala chiusa allo spazio all’aperto. Questo ovviamente sarebbe utile, accompagnato da altri eventi, come animazione dei bambini, talent, cabaret, che negli scorsi anni sono stati apprezzati. Non fanno assembramento ma regalano ai cittadini momenti di svago”.

di Redazione 


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