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Musica, parole e visual art: Charles Bukowski è sempre ispirazione pura

Dal Tolleranza Zero, la Compagnia della Polvere

Riverbero soffuso da un cappello su un microfono, il  ticchettìo dei tasti di una vecchia macchina da scrivere in sottofondo e stralci di vita proiettati all’angolo di un muro. Scenografia della Compagnia della polvere, che al Tolleranza zero ha intrecciato accordi musicali a un reading sul controverso poeta americano, Charles Bukowski. 
LO SPETTACOLO. A pigiare i tasti su una macchina da scrivere, le dita di Alessio Romano, mentre fogli e fogli fioriscono della poesia di quell'autore relegato negli schemi dell'ubriachezza e della sregolatezza. Perchè vita e letteratura erano per lui un connubio indissolubile, come evidenzia la scenografia di questo spettacolo, dove gli alcolici, di cui faceva ampio uso lo scrittore, hanno un posto accanto alla macchina da scrivere, e dove le relazioni umane sono vissute freneticamente. E la chitarra suonata da Christian Carano sembra aleggiare da una radio d'epoca posta accanto alla macchina da scrivere. Per sottolineare le poesie in gran parte tratte da "L'amore è un cane che viene dall'inferno" e da "Tutti gli anni buttati via", le musiche di Nick Cave, Nick Drake e Jeff Buckley. 
POESIA E PREGHIERA. E non sembra casuale l'accostamento contrastante tra una poesia dura come quella di Bukowski, e la preghiera un po' impellente e disperata di "Halleluya" e Lilac Wine interpretate da Jeff Bucley.  Di fronte all'atteggiamento snob che hanno alcuni letterati verso Bukowski, Alessio Romano ribatte: "O non capiscono niente di letteratura, o non capiscono niente di Bukowski, o non capiscono niente di vita". Emblematica dell'ansia di vita dello scrittore americano è la poesia "Per essere un grande scrittore", quasi un suo testamento "E se hai la capacità d'amare, ama innanzitutto te stesso. Ma sii sempre cosciente della possibilità di una sconfitta totale, che la ragione di quella sconfitta ti sembri giusta o sbagliata. Imparare a vincere è duro, qualsiasi fesso può essere un buon perdente. Un prematuro assaggio di morte non è necessariamente una brutta cosa.  Stai lontano da chiese, bar e musei, e come il ragno sii paziente. Il tempo è la croce di ognuno, oltre all'esilio, alla sconfitta e al tradimento. E mentre i passi vanno avanti e indietro fuori dalla tua finestra, picchia quella cosa, picchiala duro, fanne un combattimento da peso massimo, e ricordati dei vecchi cani che hanno combattuto bene, Hemingway, Dostoevski e John Fante". 

di Redazione 


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