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Serve un mutuo per la prima casa? Ecco le agevolazioni fiscali

Chiunque si accinge ad acquistare la prima casa affronta un periodo della propria vita unico e irripetibile e risulta essere cosa saggia avere qualche attenzione in modo tale da rendere questo importante investimento più semplice finanziariamente.

LE OPPORTUNITA'. A questo scopo è possibile confrontare i mutui sulla prima casa nel sito Facile.it e scegliere quello su misura in base alle proprie esigenze. Esistono, oltremodo, delle agevolazioni statali sull'acquisto della prima casa. Innanzitutto occorre fare una precisazione. Con il termine 'agevolazioni per acquisto prima casa' viene intesa una tipologia di favoreggiamento tassativo per l'acquisto di un'abitazione da parte di una persona che non ha nessun'altra abitazione a sè intestata. L'utente che decide di contrarre un mutuo per l'acquisto della prima casa ha la possibilità di detrarre, dall'Irpef, il 19% degli interessi passivi e degli oneri accessori per la stipulazione del mutuo per l'acquisto della prima casa.
Negli oneri accessori vengono compresi:
- la commissione pagata all'istituto bancario che svolge l'intermediazione,
- gli oneri fiscali tra cui anche la cancellazione o l'iscrizione dell'eventuale ipoteca,
- eventuali penali in caso di estinzione anticipata del finanziamento,
- spese istruttorie, notarili e periziali.

LE ULTERIORI PREVISIONI. Quattromila euro è l'importo massimo su cui va calcolata la detrazione del 19%. Nel caso in cui, nell'arco di un anno, vengono pagati interessi passivi pari a 4400 euro, la somma della riduzione di imposta equivale a 760 euro. Inoltre, chi acquista la prima casa affidandosi ad un'agenzia immobiliare, può ottenere un'ulteriore agevolazione fiscale riguardante le commissioni immobiliari pari al 19% dall'Irpef. La somma sulla quale andrà calcolata l'agevolazione non può, però, superare i 1000 euro. Questa detrazione fiscale potrà essere usufruita solo nel primo tempo di imposta conseguente all'acquisto. Inoltre, la prima casa, è esente dal pagamento IMU se:
- non sia immobile lussuoso,
- sia abitazione principale in cui si ha sia residenza che domicilio.

LE CONDIZIONI. Per avere diritto alle agevolazioni fiscali, l'abitazione acquistata dovrà essere l'abitazione principale dell'utente. Infatti il calcolo delle detrazioni fiscali parte dalla data in cui la casa acquistata dall'utente diventa la sua abitazione principale. Nel caso in cui la casa acquistata è un immobile soggetto ad affitto, occorrerà notificare lo sfratto al locatario. Nell'ulteriore caso in cui l'utente che usufruisce delle detrazioni necessita di trasferire la propria residenza in un comune diverso, potrà sempre usufruire delle detrazioni ma queste verranno meno se la motivazione del cambio di residenza cessa di esistere. Il diritto alle detrazioni fiscali viene a mancare nel periodo di imposta Irpef successivo al momento in cui l'abitazione acquistata non viene più utilizzata come prima casa. Ci sono, però, delle eccezioni: trasferimento per cause lavorative, trasferimento in case di cura e se l'utente intestatario dell'immobile fa parte degli enti di Polizia o Forze Armate. Per avere diritto alle detrazioni, l'utente deve conservare la seguente documentazione necessaria per il calcolo delle spese sostenute:
- quietanze di pagamento riguardanti gli interessi passivi del mutuo,
- copia della sottoscrizione al mutuo,
- copie di tutte le documentazioni attestanti le spese sostenute.
Nel momento in cui si dovesse verificare che la somma del mutuo è superiore alle spese effettive sostenute, il calcolo delle detrazioni fiscali, riguarderà solo le spese effettive e non l'intero ammontare del mutuo.

di Redazione 


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