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Nasce “Made in Gargano”

Una guida della Koinè comunicazione alla scoperta del Promontorio più bello d’Italia

Non la classica “Guida all’ospitalità”, ma un invito a conoscere meglio questa parte imponente e abbagliante della Capitanata. Quel Gargano che, strano a dirsi, non è ancora del tutto conosciuto dagli stessi abitanti della provincia di Foggia.
SCHEDE E INFORMAZIONI. Nasce con questo spirito “Made in Gargano” (80 pagine, 5 euro, www.madeingargano.it), la nuova guida turistica interamente illustrata, edita dalla Koinè Comunicazione di Foggia, che attraverso schede storiche e informazioni essenziali, utili e aggiornate, invita a conoscere i principali luoghi che fanno del Gargano un territorio a se stante.
BILINGUE. “Made in Gargano”  è, per ora, bilingue e permette - ai turisti e non solo a loro - di apprezzare il grande patrimonio ambientale, unico nel suo genere in Italia, fatto di una ricchissima flora e fauna, di laghi e oasi, di colline e montagne, di boschi e pinete, di grotte e doline, di spiagge, isole e fondali esotici, un patrimonio eccezionalmente vivo e ancora ben conservato, e, soprattutto, raccolto in poche centinaia di chilometri quadrati.
 

GLI AUTORI. “Vogliamo spronare - sostengono Cesare Soldi e Francesco de Vito, le due anime di questo nuovo progetto editoriale - a diventare attori e non solo fugaci comparse di un grandioso teatro a cielo aperto quale è il Gargano, fatto di innumerevoli siti archeologici, cattedrali, chiese rupestri, castelli, antiche dimore, opere d’arte, risultato di una storia e di una cultura millenarie. Non abbiamo inteso duplicare le solite guide – spiegano - che, apparentemente, riportano tutto di tutto ma in maniera confusa e poco aggiornata, ma preferito dare spazio soprattutto al piacere degli occhi, perché spesso un’immagine realmente vale più di mille parole”.

 

IL PAESAGGIO. I lettori stessi potranno diventare poi testimonial di questa terra, con l’ulteriore auspicio che anche albergatori e strutture ricettive locali comprendano la propria fortuna, offrendo un’ospitalità degna del paesaggio. “L’idea – precisano Soldi e de Vito - è far diventare la propria vacanza anche una occasione per “impattare” felicemente con nuove situazioni, emozionarsi in anfratti di sogno, consumare inusitate ma prelibate proposte enogastronomiche, raccogliersi in luoghi sacri e profani o stupirsi di fronte ai resti di antiche vestigia”.

di Redazione 


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