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Nelle custodie Vhs nascondevano i soldi, nei mobili e sul terrazzo la droga

Il valore di mercato supera i 15.000 euro

Sono stati arrestati dai carabinieri di Cerignola Michele Preziuso, 25 anni, Antonio Preziuso, 23 anni e Fabio Ferrara, 23 anni, tutti di Stornarella, perché responsabili del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti ( Ferrara anche per il reato di detenzione illegale di una pistola semiautomatica).

LA PERQUISIZIONE. Dopo un’attività di osservazione, i militari hanno deciso di perquisire l’abitazione dei fratelli Preziuso, durante la quale sono stati trovati, nascosti dentro mobili e sul terrazzo, 500 grammi di hashish e 105 grammi di cocaina, oltre al materiale per la pesatura e il confezionamento.

LA CUSTODIA VHS CON I SOLDI. Inoltre, all’interno di una custodia VHS, i carabinieri hanno trovato la somma di 13.350 euro, suddivisa in banconote di diverso taglio, e due biglietti sui quali sono state annotate le cifre riguardanti il ‘dare e avere’ e i nominativi di riferimento della loro attività. Durante la perquisizione dell’auto, in uso ai fratelli Preziuso, è stata trovata la somma di 785 euro in contanti e altri due fogli riportanti somme di denaro.

ALTRI SEQUESTRI. Durante le indagini è emerso come nell’attività di spaccio di droga fosse coinvolto anche Ferrara: durante la perquisizione della sua abitazione, infatti, sono stati sequestrati due grammi di hashish, il materiale per il confezionamento della droga, identico a quello trovato in casa dei Preziuso e altri foglietti di carta con indicate cifre di denaro.

LA PISTOLA NEL COMÒ. I militari hanno anche trovato, all’intero del comò della camera da letto, una pistola semiautomatica calibro 7.65 con relativo caricatore e, all’interno di un mobile del soggiorno, sono state trovate 6 cartucce dello stesso calibro e la somma di 2.350 euro, suddivisa in banconote da 50 euro. LE DOSI RICAVATE. Dalla droga sequestrata si sarebbero potute ricavare 410 dosi medie di cocaina e 2.795 dosi di hashish, per un valore di mercato che supera i 15mila euro. Dalle indagini è emerso inoltre che l’abitazione dei fratelli Preziuso è stata usata soltanto come deposito della droga.

Tiziana Cuttano

di Redazione 


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