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Natale al Giordano? Macchè....

Ennesima promessa non mantenuta: saltano la riapertura a dicembre e il bando da 170mila euro

L'ennesima doccia fredda per il Giordano e per i foggiani, l'ennesimo ritardo nella vicenda sulla riapertura dell'importante teatro comunale del capoluogo dauno, l'ennesima promessa non mantenuta, l'ennesima possibilità non sfruttata di godere di una cospicua somma di fondi pubblici per ridare vita e vitalità artistica, dopo sette lunghi anni di buio, al più grande contenitore culturale di Foggia.
Solo un mese fa il consigliere comunale con delega alla Cultura, Giuseppe D'Urso, pre-annunciava con un buon margine di sicurezza che i battenti del teatro Umberto Giordano avrebbero riaperto al massimo nei primi giorni di dicembre di quest'anno. 
L'assessore al Patrimonio, Pippo Cavaliere, che da diversi mesi ha avuto l'incarico di seguire da vicino i lavori di ristrutturazione del Giordano, era più cauto e scettico a riguardo, rinviando di un mese, e cioè a gennaio, la previsione di riapertura, ma a rafforzare l'ipotesi di D'Urso interveniva il sindaco in persona Gianni Mongelli (intervistato qualche giorno dopo l'articolo di Foggia Città Aperta sulla questione) confermando che a dicembre i foggiani avrebbero riavuto il loro bel teatro.
L'impegno a riaprire il teatro entro la data indicata era funzionale, anzi indispensabile, per due ragioni complementari tra loro: la prima era quella di assegnare il teatro Giordano - sfruttando l'ultimo bando regionale sulle residenze teatrali (scaduto il 30 ottobre) - alla compagnia locale Cerchio di Gesso, che era stata candidata dal Comune di Foggia a co-gestire la stagione teatrale del Giordano; la seconda ragione è che se la partecipazione del Cerchio di Gesso al bando fosse andata a buon fine  sarebbero stati destinati fino a 170mila euro di fondi pubblici regionali al nuovo corso gestionale del teatro. Ma il bando, per essere praticato, prevedeva che la struttura da assegnare in gestione fosse in funzione per almeno 30 giorni entro la fine del 2012.
Una corsa disperata al completamento dei lavori che tengono chiuso il Giordano dal 2005, una corsa che, sui metri finali, ora, avrebbe dovuto superare gli ultimi ostacoli costituiti dal parere dei Vigili del Fuoco sull'impianto di sicurezza anti-incendio e dalla costruzione della cabina elettrica, per la quale si aspettava anche il parere preventivo della Sovraintendenza ai Beni culturali, che non è ancora arrivato.
Ebbene, questa corsa è finita prima di tagliare il traguardo, perché il consigliere D'Urso ha appena dichiarato, visibilmente rammaricato, che "i tempi tecnici necessari per l'ultimazione dei lavori non permetteranno la riapertura del Giordano a dicembre". Entro il 2012 non sarà possibile neppure riaprire parzialmente il teatro, con il ripristino della Sala Fedora (soluzione paventata dal Comune per permettere la partecipazione al bando del Cerchio di Gesso) perché, ha continuato D'Urso - "anche lì sarebbero sorti nuovi problemi, seppur di piccola entità, circa la messa a norma in sicurezza".
Morale della favola: nessuna riapertura del Giordano a dicembre, nessuna partecipazione del Cerchio di Gesso al bando regionale, nessuna assegnazione di fondi pubblici. Un'altra occasione sprecata. 
"A questo punto metterei la firma se riuscissimo ad aprire il teatro a febbraio", ha concluso D'urso, aggiungendo inoltre: "Abbiamo comunque intenzione, d'accordo con il presidente del Teatro Pubblico Pugliese, di organizzare nel 2013 sul palco del nostro teatro comunale una mini-stagione teatrale, seppur dai tempi e dalle risorse limitatissime". 
L'ennesima doccia fredda per il Giordano e per i foggiani, l'ennesimo ritardo nella vicenda sulla riapertura dell'importante teatro comunale del capoluogo dauno, l'ennesima promessa non mantenuta, l'ennesima possibilità non sfruttata di godere di una cospicua somma di fondi pubblici per ridare vita e vitalità artistica, dopo sette lunghi anni di buio, al più grande contenitore culturale di Foggia.
LE PROMESSE. Solo un mese fa il consigliere comunale con delega alla Cultura, Giuseppe D'Urso, pre-annunciava con un buon margine di sicurezza che i battenti del teatro Umberto Giordano avrebbero riaperto al massimo nei primi giorni di dicembre di quest'anno. 
L'assessore al Patrimonio, Pippo Cavaliere, che da diversi mesi ha avuto l'incarico di seguire da vicino i lavori di ristrutturazione del Giordano, era più cauto e scettico a riguardo, rinviando di un mese, e cioè a gennaio, la previsione di riapertura, ma a rafforzare l'ipotesi di D'Urso interveniva il sindaco in persona Gianni Mongelli (intervistato qualche giorno dopo l'articolo di Foggia Città Aperta sulla questione) confermando che a dicembre i foggiani avrebbero riavuto il loro bel teatro. 
 
 
LE SCADENZE IMPOSTE DAL BANDO. L'impegno a riaprire il teatro entro la data indicata era funzionale, anzi indispensabile, per due ragioni complementari tra loro: la prima era quella di assegnare il teatro Giordano - sfruttando l'ultimo bando regionale sulle residenze teatrali (scaduto il 30 ottobre) - alla compagnia locale Cerchio di Gesso, che era stata candidata dal Comune di Foggia a co-gestire la stagione teatrale del Giordano; la seconda ragione è che se la partecipazione del Cerchio di Gesso al bando fosse andata a buon fine sarebbero stati destinati fino a 170mila euro di fondi pubblici regionali al nuovo corso gestionale del teatro. Ma il bando, per essere praticato, prevedeva che la struttura da assegnare in gestione fosse in funzione per almeno 30 giorni entro la fine del 2012.
GLI OSTACOLI INSUPERABILI. Una corsa disperata al completamento dei lavori che tengono chiuso il Giordano dal 2005, una corsa che, sui metri finali, ora, avrebbe dovuto superare gli ultimi ostacoli costituiti dal parere dei Vigili del Fuoco sull'impianto di sicurezza anti-incendio e dalla costruzione della cabina elettrica, per la quale si aspettava anche il parere preventivo della Sovraintendenza ai Beni culturali, che non è ancora arrivato.
LA GRANDE OCCASIONE SPRECATA E LE NUOVE PREVISIONI. Ebbene, questa corsa è finita prima di tagliare il traguardo, perché il consigliere D'Urso ha appena dichiarato, visibilmente rammaricato, che "i tempi tecnici necessari per l'ultimazione dei lavori non permetteranno la riapertura del Giordano a dicembre". Entro il 2012 non sarà possibile neppure riaprire parzialmente il teatro, con il ripristino della Sala Fedora (soluzione paventata dal Comune per permettere la partecipazione al bando del Cerchio di Gesso) perché, ha continuato D'Urso - "anche lì sarebbero sorti nuovi problemi, seppur di piccola entità, circa la messa a norma in sicurezza".
Morale della favola: nessuna riapertura del Giordano a dicembre, nessuna partecipazione del Cerchio di Gesso al bando regionale, nessuna assegnazione di fondi pubblici. Un'altra occasione sprecata. 
"A questo punto metterei la firma se riuscissimo ad aprire il teatro a febbraio", ha concluso D'urso, aggiungendo inoltre: "Abbiamo comunque intenzione, d'accordo con il presidente del Teatro Pubblico Pugliese, di organizzare nel 2013 sul palco del nostro teatro comunale una mini-stagione teatrale, seppur dai tempi e dalle risorse limitatissime". 

di Redazione 


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