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Natale al Giordano? Presto il teatro potrebbe riaprire

In co-gestione tra Comune e Cerchio di gesso

Uno tra i più vergognosi, umilianti, mortificanti, oltre che infiniti cantieri della città di Foggia starebbe finalmente per giungere al termine.
E presto il panorama culturale foggiano potrebbe svegliarsi da un incubo durato 7 lunghissimi anni.



 

IL BANDO E LE PREVISIONI DI RIAPERTURA. Se tutto dovesse rientrare nei tempi previsti, infatti, il teatro comunale Umberto Giordano, dovrebbe tornare a vivere, almeno parzialmente, già da dicembre 2012. Parola di Peppino D'Urso, consigliere al Comune di Foggia con delega alla Cultura.
E' questa la scadenza obbligata per la riapertura del più importante teatro del capoluogo dauno (nonché, storicamente, tra i più importanti del sud Italia) affinché i propositi della commissione Cultura in merito al nuovo corso della struttura possano diventare realtà.
Pochi giorni fa, infatti, D'Urso e la commissione consiliare tutta hanno stabilito l'intento di garantire per i prossimi 2 anni la co-gestione del Giordano alla compagnia teatrale Il Cerchio di Gesso attraverso la partecipazione al bando della regione Puglia (in scadenza il 30 ottobre) sullo sviluppo delle attività culturali e dello spettacolo mediante il finanziamento di fondi Fesr.
Visti i severissimi requisiti imposti dal bando al profilo giuridico e professionale delle imprese culturali che richiedano l'“abitazione” dei teatri comunali pugliesi, il Comune di Foggia ha accettato la candidatura, per l'assegnazione e l'usufrutto del Giordano, de Il Cerchio di Gesso, l'unica compagnia teatrale del capoluogo dauno che risulterebbe idonea alla partecipazione di gara.
Una strategia, quella della co-gestione sinergica tra pubblico e privato, che garantirebbe al Giordano un cartellone annuale più articolato, altrimenti costretto a fare i conti con l'esigua cifra (“30-40mila euro al massimo”, precisa D'Urso) a disposizione nelle casse comunali per l'organizzazione della stagione di prosa.
Ma, appunto, perché questa virtuosa strategia vada in porto, il bando è chiaro nel richiedere “l'apertura al pubblico dello spazio teatrale in convenzione, a cura del soggetto istante, attraverso ogni tipo di attività per almeno 30 giornate del 2012”. Tradotto: per rispettare le condizioni del bando il teatro Umberto Giordano dovrebbe necessariamente riaprire i battenti entro il prossimo 1 dicembre.
GLI ULTIMI OSTACOLI. Secondo l'assessore comunale al Patrimonio, Pippo Cavaliere, però, il pieno funzionamento del Giordano non potrebbe avvenire prima di gennaio 2013. E allora? Come si fa?
“La soluzione - spiega Mario Pierrotti, direttore artistico de Il Cerchio di Gesso - potrebbe essere quella di riaprire soltanto parzialmente il Giordano entro l'inizio di dicembre, con l'accesso alle attività per la sola Sala Fedora. Soluzione evidentemente concertata con l'amministrazione comunale.
Restano però alcuni enigmi di natura squisitamente tecnica, e cioè quelli riguardanti il completamento dei lavori necessari all'agibilità del teatro.
In primis, deve ancora arrivare l'ok dei Vigili del fuoco sulle modifiche al piano antincendio espletate con un progetto in sanatoria avviato qualche mese fa dall'assessorato al Patrimonio. L'autorizzazione è attesa già da alcuni giorni, ma ancora niente.
In secondo luogo, ci vorrà forse ancora un mese per il parere della Sovraintendenza ai Beni culturali sul progetto dei lavori che riguardano l'adeguamento della potenza elettrica di cui necessita il teatro, e cioè l'introduzione di una cabina di trasformazione energetica. Problema di fondamentale importanza che, afferma esterrefatto lo stesso Cavaliere (che da febbraio ha la delega a seguire i lavori del Giordano), “è davvero paradossale non sia stato risolto, dagli allora addetti ai lavori, già molto tempo prima che me ne accorgessi io personalmente, e soltanto a maggio, per di più in modo del tutto casuale!”.
Cavaliere ha disposto che la creazione della cabina sarà sottoposta a bando di gara (per ciò che riguarda l'appalto dei lavori), la cui pubblicazione, però, è a sua volta vincolata dai tempi che la Sovraintendenza impiegherà per esprimere il suo parere.
I lavori per la cabina, in ogni caso, una volta iniziati, non potranno durare più di due mesi, come stabilisce il documento comunale per la gara d'appalto, .
Ma ciò non garantisce che, sommati i tempi delle operazioni tecniche necessarie, la riapertura del Giordano non slitti oltre la data auspicata.

 

IL NUOVO CORSO DE “IL CERCHIO DI GESSO”. Lecita, quindi, risulta essere la richiesta de Il Cerchio di Gesso di garanzie certe sui tempi di riapertura del grande contenitore teatrale: stando alle direttive del bando, infatti, la compagnia teatrale foggiana dovrà aver già abbandonato la gestione dell'Oda Teatro (di cui è attualmente titolare) quando presenterà la sua domanda/progetto (ancora in via d'elaborazione) alla Regione Puglia per la co-gestione del Giordano.
Ancora incerto quindi, e subordinato ai tempi di riapertura del teatro comunale, il nuovo corso de Il Cerchio di Gesso, che, comunque, nel caso tutto dovesse andare come sperato, otterrebbe la co-gestione del Giordano e, a tal fine, l'assegnazione di fondi Fesr fino a un massimo di 170mila euro, con l'obbligo però di aggiungere di tasca propria il 30 percento della somma assegnatagli.
In questo caso – ha spiegato Pierrotti – vorremmo proporre per il Giordano un cartellone a nostra firma basato sulla nuova drammaturgia, sulla formazione teatrale per i più giovani e su nuove collaborazioni territoriali che si allargherebbero anche al settore musicale.
Tutto questo, comunque, come sottolinea Pierrotti, "non escluderebbe un'eventuale continuazione della consolidata collaborazione che Il Cerchio di Gesso intrattiene da diversi anni con l'organizzazione della stagione teatrale della Provincia di Foggia".

di Redazione 


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