Lo hanno ribattezzato il ‘Piano Sociale’ del volontariato o del fai da te. Perché se aspettavano che a realizzarlo fosse il Piano Sociale di Zona dell’Ambito Territoriale di Foggia, allora anche quest’anno ci sarebbe scappato il morto. Perché i 15 posti letto per senzafissadimora disponibili nella parrocchia di Sant’Alfonso de’ Liguori e gli altri cinque di Madonna della Croce sono la dimostrazione che la ‘rete’ del volontariato funziona. E che prende il posto del Comune, garantendo tutta una serie di servizi che l’assessorato comunale alle Politiche Sociali è incapace di adottare.
PARROCCHIE APERTE E’ da qui, infatti, che bisogna partire per capire come è stato realizzato il Piano di Emergenza per il Freddo messo in campo da una nutrita ‘rete’ di realtà associative di Foggia: Fratelli della Stazione, parrocchie di Madonna della Croce e Sant’Alfonso, Caritas diocesana Foggia-Bovino, Fondazione Banca del Monte ed Ataf. Perché anche se dallo scorso mese di ottobre la ‘rete’ ha bussato, come ogni anno, alle porte dell’assessorato di via Fuiani e del Comune, è venuta a mancare una risposta forte da parte delle Istituzioni. Ma noi dai volontari. Merito anche di parroci (don Luigi Martella, di Sant'Alfonso, e don Giuseppe Bisceglia, di madonna della Croce) che con umiltà dichiarano di non fare nulla di eccezionale se non applicare la Parola del Vangelo, ma che in realtà si sono lasciati coinvolgere in un’avventura di accoglienza che ha contribuito ad aumentare l’offerta dei posti letto per senzafissadimora in città. Tutti, è bene comunque ricordarlo, messi a disposizioni dalla Caritas diocesana in collaborazione con le parrocchie cittadine.
IL DORMITORIO Questa mattina, dunque, nei locali della parrocchia di Sant’Alfonso, è stato presentato ufficialmente il dormitorio inserito nel Piano di Emergenza Freddo organizzato e promosso dalla ‘rete’ associative, attivo dallo scorso 15 gennaio. Ogni sera, quindi, un bus navetta messo a disposizione dall’Ataf sosta davanti alla stazione di Foggia con l’obiettivo di far salire a bordo ed accompagnare i senzatetto nel dormitorio attrezzato nella parrocchia di Sant’Alfonso de’ Liguori. Dodici posti letto per l’accoglienza notturna settimanale, più altri quattro lasciati liberi per l’emergenza notturna, quella dell’ultima ora. Anche perché il servizio del bus navetta è operativo sotto la guida di due operatori dei Fratelli della Stazione, fino alle 22.30. Tre le stanze allestite negli spogliatoi della chiesa di Sant’Alfonso dotate di bagno e di docce. Prevista anche la colazione per gli ospiti del dormitorio a cura dei volontari della parrocchia. E se i primi giorni a dormire nei locali erano ‘solo’ in 12, nel giro di qualche giorno si è registrato il tutto esaurito e soprattutto la compostezza e l’educazione degli ospiti accolti nella struttura.
ORA TOCCA AL COMUNE? Senza dimenticare, che nei locali messi a disposizione dalla parrocchia di Madonna della Croce, i tradizionali 12 posti letto per i poveri, sono stati affiancati da altri cinque posti letto sempre nell’ambito di questo Piano di Emergenza Freddo organizzato dal mondo del volontariato. E tutti gli attori protagonisti di questa iniziativa - don Luigi Martella, parroco di Sant'Alfonso de' Liguori, Saverio Russo, presidente della Fondazione Banca del Monte, Maria Tricarico, direttrice della Caritas diocesana Foggia-Bovino, Leonardo Ricciuto, presidente dell'associazione Fratelli della Stazione – sono d’accordo sul fatto che quella che è partita in modo informale è una sperimentazione. Un’iniziativa che, proprio per fronteggiare i mesi più freddi dell’anno, terminerà il prossimo 15 aprile. Ma una sperimentazione che adesso non si può più fermare, perché dà delle risposte importanti in tema di posti letto per gli indigenti e perché ha rinforzato il legame della ‘rete’ del volontariato. La speranza, ultima a morire, è che l’Amministrazione Comunale sulla scia di quanto avviato decida di intervenire, di dare continuità a questo dormitorio attraverso il Piano Sociale di Zona.
La foto è stata scattata da Potito Chiummarulo