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Canonico molla, anzi no. "Non sarò più il presidente del Foggia ma rimango proprietario"

Due certezze e una quasi-certezza. Sono le considerazioni principali che emergono dalla conferenza stampa del Presidente del Foggia, Nicola Canonico, tornato a parlare dopo la lunga avventura playoff dei rossoneri, culminati con la discussa finale contro il Lecco. La prima certezza è che dopo quello accaduto nei giorni scorsi – l’iniziale esclusione dei lombardi dalla B e la successiva ammissione – ha generato il ricorso dei rossoneri alla Commissione di Garanzia del CONI, che punta sulla ‘non perentorietà’ della domanda di ammissione del Lecco. La seconda certezza è che dopo l’esito del ricorso Canonico non sarà più il presidente del Foggia. Resterà comunque proprietario e – assicura - allestirà da subito squadra con allenatore e, qui la quasi-certezza, Belviso direttore sportivo (verrà annunciato entro la settimana).

IL RICORSO. Nicola Canonico commenta quanto accaduto nelle scorse settimane: “La stagione 2022/23 non si è ancora conclusa perché continuerà nelle sedi preposte. Stiamo depositando il ricorso alla Commissione di Garanzia del CONI. Nulla contro il Lecco ma nella vita esistono le regole e vanno rispettate. Quando si parla di termini perentori, non possono slittare – ha spiegato -. Non si può parlare di eventi eccezionali quando sai sapeva che dal 1 di giugno alle quattro semifinaliste erano stati chiesti i documenti per iscriversi alla B, compresi i dati sulle infrastrutture. Se si fa passare il ricorso, si va a ledere i diritti di chi è stato escluso anche per 10 minuti. E se non ci sono più regole, non fa bene anche a chi nel calcio mette i soldi”. Il ricorso della società rossonera si basa proprio sulla perentorietà dei termini di consegna delle domande, come ha spiegato anche il segretario Pippo Severo: “Il 15 e 20 giugno sono termini da cui non si può prescindere. Noi abbiamo consegnato tutto il 15 giugno e il 20 abbiamo completato la documentazione per la C, comprese le fideiussioni necessarie (350mila euro per la C e 800mila euro per la B, ndr). Cosa che non ha fatto il Lecco”. Il Foggia, inoltre, ha presentato un esposto alla Procura Federale sui colloqui tra arbitro e Var in occasione della doppia finale playoff, su cui attende ancora risposta. Inevitabile la domanda su Bonacina, contestato dopo l’arbitraggio di Foggia-Lecco, ma Canonico respinge ogni accusa: “Non avevamo gli strumenti per sapere dove fosse nato, e comunque esiste la buona fede. Perché avremmo dovuto fare segnalazione prima che ci fosse un torto? Contro il Pescara c’era un arbitro di Macerata, che è a 60 km. La cosa che mi ha fatto specie sono gli errori del Var con l’arbitro. Voglio sapere cosa si sono detti”.

IL FUTURO. Quanto accaduto non ha lasciato comunque indifferente Canonico che, dopo aver ringraziato Delio Rossi per “l’amore che ha dedicato al Foggia”, annuncia la sua decisione: “Mi sono fermato su quello che è accaduto, avevo scritto che la mia esperienza di presidente sarebbe finita al termine di questa stagione. Non sarò più il presidente del Foggia, così finiranno di fare attacchi personali al soggetto. La mia holding non si disimpegnerà. Ci sono molte altre persone sul territorio che possono far calcio”. In mezzo, c’è però da ‘fare’ squadra e allenatore, ma su questo il patron rassicura i tifosi: “Il ds e l’allenatore verranno scelti nei prossimi giorni, il Foggia se ripartirà dalla C ha già un buon gruppo a disposizione. Marino? Non verrà preso in considerazione, ne’ tantomeno Lucarelli e Calabro. Stiamo valutando il profilo di un allenatore emergente e uno che abbia fatto entrambe le categorie. Il ritiro pre campionato sarà in Trentino mentre per la campagna abbonamenti bisognerà attendere cosa accadrà”.

I TIFOSI. Già, i tifosi. Molti dei quali vogliono capire cosa accadrà in attesa dei ricorsi. Alcuni di loro hanno avuto un confronto con Canonico prima della conferenza stampa, e il patron rossonero si sente di rassicurarli: “Ai tifosi dico di avere pazienza e di attendere l’evoluzione della situazione, il calcio può riservare sorprese. Voglio aspettare in che campionato giocheremo e cosa deciderà il CONI il 20/21 luglio. È un ricorso difficile ma a me le cose difficili piacciono. Difendere un diritto è una cosa importante. Gli sponsor, se vorranno investire nel Foggia saranno ben accetti ma bisogna essere celeri e firmare i contratti prima di parlare. Salandra? Ha sondato il territorio ma gli ho spiegato che avrebbe perso tempo. Io ho sempre detto che non sono un problema per il Foggia. Quando fai calcio diventi poi il capro espiatorio, io non reggo più questo tipo di situazione perché dovrei dedicarmi a tempo pieno al Foggia. Io non sono il pupazzo di nessuno”. La decisione si farsi da parte come presidente, specifica però l’ex presidente del Bisceglie, non condizionerà il progetto: “La proprietà continuerà a fare qualcosa, punteremo a una squadra che possa ben rappresentare la categoria”.

di Saracino Nicola


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