Per Canonico ora la colpa è dei calciatori: “Metto fuori rosa chi non si impegna ma se li toccate me ne vado”
“Nei momenti di riflessione con Boscaglia ho parlato tantissimo con il mister perché credevo nel progetto. Non reputavo e non reputo che il problema sia dell’allenatore. È l’atteggiamento in campo dei calciatori che non mi sta piacendo. Oggi ho parlato con toni duri al gruppo squadra, i prossimi provvedimenti che il Foggia prenderà se continueranno prestazioni di questa portata saranno quelli di mettere fuori rosa qualcuno. D’altra parte, però, ho spiegato a un gruppo in questo momento fragile e debole mentalmente che se qualche tesserato viene toccato da chicchessia ci saranno le mie dimissioni irrevocabili perché questo è sempre uno sport”.
LE COLPE DEI CALCIATORI. Nicola Canonico convoca un’inusuale conferenza stampa di domenica, all’indomani della dolorosa sconfitta a Pagani contro la Gelbison. Ma chi si aspettava novità rivoluzionarie o magari un presidente in versione mea culpa deve ricredersi. Il patron del Calcio Foggia invoca unità nell’ambiente tra società, stampa e tifosi e poi sulle cause dell’attuale situazione in classifica, individua nuove responsabilità: “Non reputo che il problema fosse l’allenatore. Non mi sta piacendo l’atteggiamento in campo dei calciatori. Ho parlato alla squadra in maniera decisa, con prestazioni di questa portata non esiterò a mettere fuori rosa qualcuno”.
LE CONTESTAZIONI. Canonico si è soffermato anche sulle contestazioni dei tifosi: “Sono sicuramente legittime, si è liberi di urlare cori e di esporre striscioni. Ho però spiegato alla squadra che in questo momento è debole e fragile mentalmente di non doversi preoccupare. Se qualche tesserato sarà sfiorato da qualcuno ci saranno le mie dimissioni irrevocabili, questo è sempre uno sport”.
Canonico
GLI ERRORI E L’UNITA’. Insomma, dopo l’avvicendamento dell’allenatore, del direttore sportivo, dell’amministratore delegato e del preparatore atletico, anche i calciatori entrano in discussione. Qualche errore è stato commesso anche da Canonico? “Ad agosto – risponde l’imprenditore barese - quando si è trattato di fare investimenti per acquistare calciatori non mi sono tirato indietro, ho dato fiducia a un allenatore che ha vinto tre campionati. Io sono il presidente. Più di mettere soldi cosa posso fare?”. Poi l’ennesimo appello all’unità: “Chiedo serenità fino a gennaio, vedremo cosa occorrerà fare sul mercato e se qualcuno meriterà di far parte della rosa. Ma ora serve unità. Se non c’è umiltà da parte di tutti a partire da me ma anche dei calciatori, dei giornalisti non si va da nessuna parte”.
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