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IL GRAVINA E GLI AVVERSARI. Ninni Corda, nella conferenza stampa alla vigilia della trasferta di Gravina, analizza così il match in programma per la quinta giornata giornata di ritorno e il momento del Foggia. Un pensiero alla partita dello scorso settembre quando una tripletta di Santoro costrinse i rossoneri alla rimonta che si concluse con un pareggio, un altro al campionato: “Con noi non si può mai parlare di crisi degli avversari (2 punti in 5 gare per i murgiani ndr). Si esaltano e giocano la partita della vita. Pensate alla gara fatta contro di noi dal Fasano e poi a quella col Bitonto. Panebianco contro il Foggia è stato perfetto, coi neroverdi un po' meno”.
SULLA ROSA E IL MERCATO. Il mister sta cercando la quadra per il finale di campionato tra vecchi e nuovi arrivi: “Dopo il calcio mercato l'amalgama è necessaria. Direi che in questo senso c'è stata un accelerazione e ringrazio chi è arrivato da poco della disponibilità ad affrontare i nuovi carichi di lavoro. Bruno (El Ouazni ndr) – rivela il mister – ha avuto difficoltà dopo il doppio allenamento di mercoledì ma dopo la mattinata di giovedì si è rimesso in corsa”.
LA GARA DI DOMANI. Intanto domani si scende in campo per proseguire la caccia al Bitonto: “Dobbiamo vincere la partita con la testa e con la cattiveria agonistica” incita il tecnico. “Loro nelle ultime partite han cambiato modo di giocare passando dal 4-3-3- al 3-5-2, dovremo essere bravi con le nostre caratteristiche. Di sicuro abbiamo più consapevolezza dei nostri mezzi e questo è importante”.
Ninni Corda: “Non faremo l'errore di sottovalutare il Gravina. Con noi gli avversari si esaltano”
“Nella gara di andata abbiamo sottovalutato l'avversario, un errore che non faremo anche perchè abbiamo capito che contro di noi gli avversari giocano la partita della vita”.
IL GRAVINA E GLI AVVERSARI. Ninni Corda, nella conferenza stampa alla vigilia della trasferta di Gravina, analizza così il match in programma per la quinta giornata giornata di ritorno e il momento del Foggia. Un pensiero alla partita dello scorso settembre quando una tripletta di Santoro costrinse i rossoneri alla rimonta che si concluse con un pareggio, un altro al campionato: “Con noi non si può mai parlare di crisi degli avversari (2 punti in 5 gare per i murgiani ndr). Si esaltano e giocano la partita della vita. Pensate alla gara fatta contro di noi dal Fasano e poi a quella col Bitonto. Panebianco contro il Foggia è stato perfetto, coi neroverdi un po' meno”.
SULLA ROSA E IL MERCATO. Il mister sta cercando la quadra per il finale di campionato tra vecchi e nuovi arrivi: “Dopo il calcio mercato l'amalgama è necessaria. Direi che in questo senso c'è stata un accelerazione e ringrazio chi è arrivato da poco della disponibilità ad affrontare i nuovi carichi di lavoro. Bruno (El Ouazni ndr) – rivela il mister – ha avuto difficoltà dopo il doppio allenamento di mercoledì ma dopo la mattinata di giovedì si è rimesso in corsa”.
LA GARA DI DOMANI. Intanto domani si scende in campo per proseguire la caccia al Bitonto: “Dobbiamo vincere la partita con la testa e con la cattiveria agonistica” incita il tecnico. “Loro nelle ultime partite han cambiato modo di giocare passando dal 4-3-3- al 3-5-2, dovremo essere bravi con le nostre caratteristiche. Di sicuro abbiamo più consapevolezza dei nostri mezzi e questo è importante”.
LA FORMAZIONE. Nessun anticipo sulla formazione. Gentile è acciaccato e partirà nuovamente dalla panchina, Allegretti convocato anche se alle prese con i postumi di un infortunio. Salvi è ancora out: “Ma non abbiamo nessuna intenzione di tagliarlo”. Per il resto il mister non può lamentarsi: “Domani avrò difficoltà anche sulla scelta dei panchinari tanto è vero che sarò costretto a mandare in tribuna due o tre calciatori che in realtà meriterebbero di stare in campo. Significa che siamo una rosa larga e sarà importante per il prosieguo del campionato. Ci sarà più concorrenza e questo non può essere che positivo. Ci dovrà essere più sacrificio da parte di tutti con gente che dovrà stare sempre sul pezzo. A Como quando arrivammo secondi all'ultima giornata per una sciagurata gara in realtà non meritavamo di vincere il campionato. Penso che alla fine la classifica premia sempre i migliori”.
di Michele Gramazio
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