Ninni Corda contro tutti: “Su Anelli scritte falsità, arbitro e procuratore federale ostili sin dall'arrivo allo Zaccheria” VIDEO
Denuncia un atteggiamento ostile del procuratore federale e dell'arbitro sin dall'arrivo allo Zaccheria, grida allo scandalo per la squalifica di Anelli derivante da una ricostruzione definita “falsa”, lamenta due rigori negati durante la partita con il Taranto e chiede ad alta voce rispetto per Foggia.
LO SFOGO. Le decisioni del giudice sportivo arrivate in settimana dopo il parapiglia avvenuto negli spogliatoi dello Zaccheria durante l'intervallo del derby Foggia – Taranto non vanno giù all'allenatore del Calcio Foggia. Ninni Corda non smorza i toni e, al contrario, è un fiume in piena nel commentare le squalifiche: “Appena arrivati al campo, arbitro e procuratore federale ci hanno avvertito: 'Corda, Anelli, Gentile: noi vi conosciamo!'” rivela. “Non è possibile arrivare allo stadio con questo atteggiamento inqualificabile. Posso accettare la mia squalifica di tre turni anche se è esagerato parlare di schiaffo di Manzo. Quello che non mi va giù è la squalifica di Anelli: una mazzata inaspettata anche perchè lo sputo è totalmente falso. É un uomo non capace di questi gesti. Siamo stati zitti per tutto il campionato ma ora basta: non abbiamo l'anello al naso ed esigiamo rispetto. Contro il Taranto ci sono stati negati due rigori evidenti e in tutto il campionato siamo già a quota sei. Foggia ha una tifoseria che porta incassi e va tutelata”. Poi dà la sua versione su quanto accaduto all'interno degli spogliatoi: "Niente di più di quanto accaduto alla fine di Roma-Cagliari davanti alle telecamere e non mi pare ci siano stati provvedimenti così duri".
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