No Triv, da via Da Zara il report-denuncia: "Capitanata martoriata". Domani arriva il coordinamento nazionale
A seguire il dj- set e la cena sociale di Militant Chef
Già da qualche mese il capoluogo dauno e la sua provincia hanno una rete No Triv più forte a difenderle. Da quando, cioè, è nato il comitato foggiano contro le trivellazioni all’interno del Collettivo 0881, di casa al centro sociale Scurìa, in via Ammiraglio Da Zara.
L'INCONTRO CON IL COORDINAMENTO NAZIONALE. E’ proprio qui che, domani, alle 18, un pezzo del coordinamento nazionale, nella persona di Francesco Masi, appassionato organizzatore di lotte contro sonde, trivelle ed ogni forma di prospezione alla ricerca di idrocarburi, discuterà, in un ampio dibattito, della propria esperienza, delle battaglie condotte in tutta Italia e, soprattutto, di come poter aiutare la rete di Capitanata a contrastare le istanze che, in quest’ottica, minacciano da tempo il territorio.
IL REPORT SULLA CAPITANATA. A sostegno della discussione, il report approfondito e puntuale prodotto di recente dal “Comitato No Triv Scurìa – Foggia”, il cui movimento, dopo aver partecipato alle manifestazioni tenutesi negli scorsi mesi a Potenza, Matera e Gesualdo contro le prospezioni idro-geologiche e lo Sblocca Italia (il piano del Governo Renzi, va ricordato, riguarda anche le autorizzazioni alle società di idrocarburi) si è dedicato alla mappatura storico-geografica delle “zone calde” colpite o per il momento “soltanto” minacciate dalle trivellazioni, evidenziando la situazione di un sottosuolo, quello della provincia di Foggia, martoriato, ridotto a groviera dagli interessi delle lobby con il consenso delle istituzioni.
LA PROVINCIA GROVIERA DI PUGLIA. “La provincia di Foggia – si ritrova in un passaggio del report - rappresenta la zona più interessata dallo scavo di pozzi per la ricerca di idrocarburi, anzi ad essere più precisi è quasi l’unica zona della regione ad esserne interessata, infatti sui 359 pozzi perforati, solo 5 non sono presenti in Capitanata. Quella dei pozzi e delle esplorazioni di giacimenti di idrocarburi nella provincia di Foggia, inoltre, è una storia lunga, che ha visto un massimo sviluppo negli anni sessanta, in pieno boom economico, ma che ha visto propaggini sensibili, ma in calo, fino agli anni novanta. L’attività estrattiva è legata essenzialmente al metano”.
LA GENESI DEL MOVIMENTO. "Ci siamo avvicinati all’argomento – dichiarano gli attivisti del movimento 'No Triv - Scurìa' di Foggia - in punta di piedi, l’abbiamo assaggiato a ottobre con la visione organizzata nella nostra biblioteca popolare Daniele Greco del documentario ‘L’oro vero’, prodotto dai compagni irpini che denunciando proprio i progetti di trivellazione di Gesualdo, ripropongono la sempre valida contrapposizione tra il petrolio ed il vino, pregiato frutto della terra irpina. Una contrapposizione semplice, banale potremmo dire, ma nel senso buono del termine, perché mostra esattamente i termini del confronto. Due sistemi di sviluppo differenti. L’occasione è stata anche una delle prime volte in cui si è discusso di questo fatidico Sblocca Italia, decreto per lo sviluppo sì, ma inteso esattamente come Confindustria lo desidera, uno sviluppo più libero e meno legato ai lacci e laccetti burocratici, ai passaggi per diversi enti, praticamente uno sfruttamento selvaggio che salta a piè pari tutti i passaggi burocratici legati alle istituzioni locali, che con la perdita di ulteriore potere divengono nient’altro che orpelli di democrazia. Niente di più che organi consultori, ma i cui consigli non vengono chiesti mai quando la posta in gioco è alta".
TRIVELLE AL SALICE NUOVO. Il documento riguarda inoltre quelle che ad oggi paiono ormai ineludibili perforazioni del sottosuolo in una zona ad alta densità abitativa del capoluogo dauno, e cioè il Salice Nuovo. Perforazioni che arriveranno alla luce di ben tre richieste (le prime due respinte dal Tar, la terza andata a segno) il cui iter autorizzativo parte già diversi anni fa: alla fine la Medoilgas (società laziale di idrocarburi) l’ha spuntata e già dallo scorso anno (forte di una ragione giuridica ricercata scrupolosamente tra le ampie maglie di leggi, a giudizio di molti, “scellerate”) ha inviato i suoi tecnici ad effettuare verifiche preliminari e sondaggi del terreno nei campi del Salice Nuovo. Tutto questo, come spesso capita, all’insaputa dei residenti, almeno fino a quando non hanno diovuto constatare con i loro occhi l’“indesiderata” presenza (gli abitanti del Salice hanno infatti avviato una battaglia “istituzionale”) delle tute operaie, firmate Medoilgas, brulicare sulle loro campagne.
E allora, a proposito di ciò, il comitato "No Triv – Scurìa" di Foggia esprime seria preoccupazione nel report stilato: “In primis - spiega - una trivellazione che si prospetta di scendere ad una profondità di 1260 metri, rischia di intaccare in maniera permanente le falde acquifere della zona, che vengono utilizzate non solo per le necessità delle abitazioni, ma anche per quelle agricole, dall’irrigazione dei campi all’allevamento del bestiame, con gravi rischi per la salute. La zona del Salice, inoltre, è già oggetto del fenomeno della subsidenza, che consiste nell’abbassamento del terreno a causa dell’estrazione di materiale dal sottosuolo, anche della semplice acqua e si comprende, quindi, come un’ulteriore estrazione industriale potrebbe solamente accrescere questo tipo di problema. Il tutto in un territorio che è sempre e comunque a rischio sismico, così come la storia, quella passata e quella recente, ci ricorda”.
IL DJ SET E LA CENA DI "MILITANT CHEF". Alle 21, poi, a seguito del dibattito e sulle note del dj-set di Mario "Meno" Di Tullio, si terrà la cena sociale (aperta a tutti) preparata dal "Militant Chef" Roberto De Filippis (appartenente al movimento No Triv irpino) per contrapporre alla minaccia “mortifera” delle trivellazioni pro-idrocarburi il gusto genuino e i colori vivi dei prodotti della nostra terra. Ecco il menù: cavatelli con broccoli e peperoni cruschi con pane soffritto e maionese di aglio; stufato di vitello con zucca e cacao amaro. Il tutto accompagnato da vino rosso Aglianico. E per finire crostata con marmellata di arance "Vitamina Scurìa".
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