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No alle trivelle, Foggia capitale della protesta. Emiliano: “Da qui parte la campagna referendaria”

Attacchi al governo e il lancio della campagna referendaria. Si concentra a Foggia la protesta anti trivelle, con un affollato incontro capace di riunire istituzioni e referenti di varie regioni del Sud Italia.

L’INCONTRO. Capofila della protesta a Palazzo Dogana è stato il governatore pugliese, Michele Emiliano. “Il Governo – commenta a margine dell'assemblea dei sindaci contrari alla ricerca di idrocarburi e trivellazioni in Adriatico - è in trance agonistica. Sta prendendo diversi pali, uno dietro l'altro e questo delle Tremiti è il palo più grosso che ha preso sulla fronte, dopo aver incassato per la prima volta nella storia d'Italia il referendum delle Regioni che mirava a bloccare le ricerche petrolifere in Adriatico".

IL DIALOGO. "Quando il Governo ci farà capire cosa vuol fare, noi saremo anche disponibili a parlarne perché non manca mai la disponibilità al dialogo. Tanto per cominciare - prosegue Emiliano - oggi comincia la campagna referendaria, che ha un valore politico, indipendentemente dal quesito che pure è molto rilevante, quello sulla durata delle concessioni, perché più durano le concessioni, più i rischi per l'ambiente aumentano".

ELECTION DAY. L’obiettivo è quello di legare il referendum alle elezioni amministrative previste in diverse città italiane, in un ‘Election day’ per evitare ulteriori costi. "Il referendum – evidenzia Emiliano - ovviamente dovrà coincidere con le elezioni amministrative, ci mancherebbe che qualcuno spenda 350 milioni di euro degli italiani, per cercare di non far raggiungere al quorum al referendum, ecco, io mi auguro che quando si esprimerà e noi avremo fatto un dibattito spero positivo sul piano energetico nazionale, tutto sarà più chiaro e sarà più semplice ricominciare il dialogo tra le regioni e il Governo''.

di Redazione 


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