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NoCap al femminile, dalla violenza alla filiera etica: quando il sociale diventa lavoro sicuro

Coinvolte realtà sociali e aziende di Capitanata

“Una decina di donne, italiane e straniere, in passato vittime di tratta, violenza e sfruttamento lavorativo o senza fissa dimora”.

YVAN SAGNET. Sono le destinatarie e protagoniste di una storia di riscatto umano, sociale ed economico nata sotto l’egida di una sigla, NoCap, ma maturata grazie al lavoro di volontari, professionisti, associazioni e aziende virtuose del territorio di Capitanata. A fare rete, ossia a creare basi e condizioni giuste, è stata l’associazione internazionale fondata dal sindacalista e attivista Yvan Sagnet, da anni in lotta aperta contro lo sfruttamento del lavoro e, in particolar modo, contro il caporalato. L’annuncio è arrivato sulla pagina Facebook di NoCap ma ha riguardato anche anche altre realtà operanti nel settore.

LE REALTA’ COINVOLTE. Le ragazze coinvolte, infatti, assistite dai centri antiviolenza e di volontariato di Foggia, come il Centro Diurno “Il Dono”, i Fratelli della Stazione e Medtraining, avranno ora “una nuova opportunità – come si legge nel post – grazie al progetto di filiera etica NoCap: sono state assunte con contratti regolari presso l’azienda agricola OP Principe di Puglia, dove vengono accompagnate con un mezzo di trasporto gratuito e sicuro”, messo a disposizione dall’associazione stessa.

EMMAUS E ABITARE LE RELAZIONI. In tutto questo poi, entra in scena anche Emmaus – Comunità sulla Strada che, attraverso il progetto Abitare le Relazioni sostenuto da Fondazione con il Sud e realizzato insieme con altri partner da sempre attivi nel sociale, ha fornito gli alloggi per le ragazze. Si tratta di appartamenti da condividere, in un sistema di co-housing, proprio come vuole il progetto che, ormai da oltre un anno, sta dando prospettive nuove alle persone in difficoltà, italiane e straniere. Le lavoratrici confezioneranno broccoli e ortaggi etici a marchio NoCap che chiunque potrà trovare nei supermercati dei gruppi Megamark e Aspiag-Despar.

di Redazione 


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