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Non c’è pace per l’Einaudi: ancora infiltrazioni dai soffitti della scuola

Un mese fa i lavori di messa in sicurezza

E’ da poco più di un mese che sono finiti i lavori per mettere in sicurezza i soffitti del secondo piano dell’Istituto Einaudi resi pericolosi da infiltrazioni d’acqua. Sono bastate poche giornate di pioggia, però, per far tornare a gocciolare i soffitti della scuola e le fotografie scattate dagli studenti testimoniano le infiltrazioni.
L’ACQUA DAL SOFFITTO. A denunciarlo è il segretario del circolo “CheGuevara” Giorgio Cislaghi, che in una nota, corredata dalle eloquenti immagini degli studenti, mostra l’attuale situazione della struttura scolastica. “Ora – spiega Cislaghi - ci diranno che i problemi non sono sorti dove si era lavorato lo scorso mese, lo scorso anno e anche l’anno precedente. Ci diranno che sono sorti altri problemi imprevisti e imprevedibili. Sta di fatto che, ancora una volta, l’acqua cade dai soffitti con il rischio reale che, col tempo, insieme all’acqua cadano anche pezzi di intonaco”.
I TRASPORTI. Sicurezza dentro, ma anche fuori dall’istituto.” Non sono state mantenute le promesse di potenziamento del trasporto scolastico – evidenzia Cisalghi -  e, come ha denunciato il dirigente scolastico, circa 500 studenti continuano ad accalcarsi per salire su quattro autobus per Torre di Lama, sempreché, per “sfortunati eventi”, non ne arrivino solo due all’orario di uscita di scuola facendo tardare il ritorno a casa. Non sono stati efficaci i lavori di impermeabilizzazione dei soffitti per garantire che dalla sede di palazzo degli studi non cada acqua”.
I CONTROLLI. “Ora – ribadisce Cislaghi - ci aspettiamo che sia trovata una soluzione alle infiltrazioni d’acqua garantendo la continuità della didattica, come ci aspettiamo che gli agenti della polizia provinciale intervengano per verificare che il trasporto degli studenti sia fatto nel pieno rispetto del codice della strada”.
LE ALTRE “EMERGENZE”. Infine, Cislaghi fa una lista delle ultime situazioni emergenziali riscontrate a Foggia. “Ricordando il freddo patito dagli studenti della succursale del Liceo Marconi durante l’inverno, la situazione dell’ultimo piano del Liceo Artistico Perugini e i disagi degli studenti per raggiungere le scuole con i mezzi pubblici urbani, nelle istituzioni non rileviamo la volontà di risolvere i problemi delle scuole superiori della nostra città”.

di Redazione 


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