Nubifragi a Foggia e in Capitanata, il presidente della Provincia Nicola Gatta chiede lo stato di emergenza - I VIDEO
Fiumi d’acqua sulle strade, numerose auto in panne, box allagati, blackout in diversi quartieri. Il nubifragio che si è abbattuto ieri sera, 6 agosto, su Foggia ha paralizzato l’intera città (GUARDA I VIDEO sulla pagina Facebook di Foggia Città Aperta). Ma il maltempo ha colpito l’intera Capitanata con bombe d’acqua su Monti Dauni e Gargano. Per questo motivo il presidente della Provincia, Nicola Gatta, chiede la dichiarazione dello stato di emergenza.
LA RICHIESTA. “Gli eventi meteorologici eccezionali che dalla notte scorsa stanno interessando ampie zone della Capitanata, dal Tavoliere al Gargano ed ai Monti Dauni – riporta una nota della Provincia - hanno prodotto danni ingenti alle infrastrutture ed al comparto agricolo in particolare. Per questo motivo – fanno sapere da Palazzo Dogana - il Presidente Gatta ha chiesto agli uffici di redigere una prima stima dei danni al patrimonio viario provinciale, che è stato travolto dalla violenza delle piogge torrenziali, al fine di richiedere alla Regione Puglia ed al Governo la dichiarazione dello stato di emergenza.
AL LAVORO. Intanto, dalle prime ore di oggi, in stretto raccordo con la Prefettura di Foggia, sono stati impiegati mezzi e uomini per ripristinare le condizioni di sicurezza sulla viabilità provinciale invasa da detriti e materiali vari trascinati dalla furia degli agenti atmosferici. La Provincia continuerà a monitorare la situazione fino al ritorno delle condizioni di normalità, al fine di assicurare la sicurezza ai cittadini e ai numerosi turisti presenti in questo periodo in Capitanata.
I contenuti dei commenti rappresentano il punto di vista dell'autore, che se ne assume tutte le responsabilità. La redazione si riserva il diritto di conservare i dati identificativi, la data, l'ora e indirizzo IP al fine di consegnarli, dietro richiesta, alle autorità competenti. La Corte di Cassazione, Sezione V, con sentenza n. 44126 del 29.11.2011, nega la possibilità di estendere alle pubblicazioni on-line la disciplina penale prevista per le pubblicazioni cartacee. Nello specifico le testate giornalistiche online (e i rispettivi direttori) non sono responsabili per i commenti diffamatori pubblicati dai lettori poichè è "impossibile impedire preventivamente la pubblicazione di commenti diffamatori". Ciò premesso, la redazione comunque si riserva il diritto di rimuovere, senza preavviso, commenti diffamatori e/o calunniosi, volgari e/o lesivi, che contengano messaggi promozionali politici e/o pubblicitari, che utilizzino un linguaggio scurrile.Riproduzione Riservata.