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Nucleo antifrodi, controlli a tappeto. Anche nel foggiano, irregolarità nella filiera del vino

Sequestrate 1.600 tonnellate di mosto

iliera agroalimentare, e-commerce, etichettatura e tracciabilità dei prodotti: sono questi i principali settori maggiormente controllati a livello nazionale dai nuclei specialistici delle forze armate, in particolare dal Nucleo antifrodi dei Carabinieri. Stando all'Arma infatti, proprio di recente sono stati effettuati dei controlli importanti, i quali hanno riguardato tutto il Paese e, anche, il foggiano.
 
IN PROVINCIA DI FOGGIA E DI POTENZA. Dopo il nord Italia infatti, passato al setaccio nelle province di Verona, Vicenza, Trento e Brescia, con l'individuazione di alcuni circuiti di commercializzazione di falso''Parmigiano Reggiano'', ''Grana Padano'' Dop, e di paste lavorate con ripieni evocanti indebitamente noti marchi di qualità DOP/IGP/STG (destinate anche all'esportazione), i controlli si sono estesi nel Meridione. E, anche, in provincia di Foggia e di Potenza. In quest'area infatti, nel corso dei controlli in alcuni centri agroalimentari (partiti nel salernitano), il Nucleo antifrodi Carabinieri di Salerno e l'Ispettorato controllo qualità e repressione frodi (Icqrf) hanno sequestrato 1.600 tonnellate di mosto ottenuto da uve da tavola, per accertate irregolarità riscontrate nelle operazioni di vinificazione. A quanto si apprende, pertanto,  il prodotto è risultato essere stato introdotto in cantina senza la documentazione di tracciabilità e/o con documenti contraffatti. Sono state contestate anche sanzioni per circa 400 mila euro. 
Filiera agroalimentare, e-commerce, etichettatura e tracciabilità dei prodotti: sono questi i principali settori maggiormente controllati a livello nazionale dai nuclei specialistici delle forze armate, in particolare dal Nucleo antifrodi dei Carabinieri. Stando all'Arma infatti, proprio di recente sono stati effettuati dei controlli importanti, i quali hanno riguardato tutto il Paese e, anche, il foggiano (fonte Asca).
IN PROVINCIA DI FOGGIA E DI POTENZA. Dopo il nord Italia infatti, passato al setaccio nelle province di Verona, Vicenza, Trento e Brescia, con l'individuazione di alcuni circuiti di commercializzazione di falso''Parmigiano Reggiano'', ''Grana Padano'' Dop, e di paste lavorate con ripieni evocanti indebitamente noti marchi di qualità DOP/IGP/STG (destinate anche all'esportazione), i controlli si sono estesi nel Meridione. E, anche, in provincia di Foggia e di Potenza. In quest'area infatti, nel corso dei controlli in alcuni centri agroalimentari (partiti nel salernitano), il Nucleo antifrodi Carabinieri di Salerno e l'Ispettorato controllo qualità e repressione frodi (Icqrf) hanno sequestrato 1.600 tonnellate di mosto ottenuto da uve da tavola, per accertate irregolarità riscontrate nelle operazioni di vinificazione. A quanto si apprende, pertanto,  il prodotto è risultato essere stato introdotto in cantina senza la documentazione di tracciabilità e/o con documenti contraffatti. Sono state contestate anche sanzioni per circa 400 mila euro. 

di Redazione 


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