Nuovo Codice degli Appalti, anche l'Ordine degli Architetti di Foggia chiede una revisione
"Passo indietro rispetto ad alcuni temi generali"
C'è anche l'Ordine degli Architetti della provincia di Foggia tra coloro che hanno sottoscritto la lettera aperta inviata qualche giorno fa al Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, evidenziando alcune criticità per quanto riguarda il nuovo Codice degli Appalti, che rischia di determinare un passo indietro rispetto ad alcuni temi generali che interessano la comunità.
IL COMMENTO. La riforma del codice - spiegano gli architetti - è certamente un aspetto importante, sottolineano gli architetti, per rispondere alle nuove sfide che arrivano dall’Europa, prima fra tutte quella del PNRR, che impongono di risolvere tempestivamente i molti problemi aperti nel nostro Paese.
Il principio del fare in fretta non deve, però, mettere in secondo piano il principio del fare bene.
“Anche nella provincia di Foggia potremmo incontrare riflessi negativi rispetto al nuovo Codice degli Appalti – evidenzia il presidente dell'Ordine degli Architetti di Foggia Francesco Faccilongo – ed è per questo che abbiamo espresso delle perplessità su questo strumento che, purtroppo non tutela l'aspetto qualitativo dei progetti".
LE RICHIESTE. Il nuovo testo è sicuramente decisivo per ridurre tempi e procedure nell’affidamento e nella programmazione, pianificazione e progettazione di opere, ma non può condurre - stando alle rimostranze dei sottoscrittori della lettera - all’eliminazione di parti di leggi indispensabili per la qualità del progetto e delle conseguenti realizzazioni.
Gli architetti chiedono al Governo un ripensamento delle soluzioni proposte e si rendono disponibili al confronto.
Per fare in modo che le risorse disponibili siano messe a frutto in modo ottimale, bisogna sostenere l’importanza del confronto di soluzioni progettuali, di concorsi di progettazione aperti alla più ampia partecipazione, favorendo la più equa forma di inclusione e opportunità per i territori, coinvolgendo tutte le forme di professionalità, per poter scegliere le soluzioni giuste per l’oggi e per il domani.
I contenuti dei commenti rappresentano il punto di vista dell'autore, che se ne assume tutte le responsabilità. La redazione si riserva il diritto di conservare i dati identificativi, la data, l'ora e indirizzo IP al fine di consegnarli, dietro richiesta, alle autorità competenti. La Corte di Cassazione, Sezione V, con sentenza n. 44126 del 29.11.2011, nega la possibilità di estendere alle pubblicazioni on-line la disciplina penale prevista per le pubblicazioni cartacee. Nello specifico le testate giornalistiche online (e i rispettivi direttori) non sono responsabili per i commenti diffamatori pubblicati dai lettori poichè è "impossibile impedire preventivamente la pubblicazione di commenti diffamatori". Ciò premesso, la redazione comunque si riserva il diritto di rimuovere, senza preavviso, commenti diffamatori e/o calunniosi, volgari e/o lesivi, che contengano messaggi promozionali politici e/o pubblicitari, che utilizzino un linguaggio scurrile.Riproduzione Riservata.