Chiusure impianti sportivi e teatri, il Movimento Consumatori: "Il governo non dimentichi il diritto di rimborso"
I consumatori che hanno acquistato abbonamenti a piscine, palestre, impianti stagionali e teatri e corsi sportivi per attività di contatto, attualmente sospesi fino al 24 novembre prossimo, così come avvenuto a seguito dei provvedimenti restrittivi della primavera scorsa, hanno oggi diritto al rimborso per il periodo di non utilizzo conseguente all’entrata in vigore del nuovo DPCM. E' il Movimento Consumatori a ribadirlo e chiedere al Governo di erogare somme ai gestori del settore, tra cui associazioni sportive e culturali, specificamente destinate ai rimborsi dei consumatori così da offrire un supporto agli operatori, già in ginocchio per il perdurare dell’emergenza epidemiologica.
LA COMPENSAZIONE. L’associazione chiede inoltre al Governo di recepire l’invito dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato già espresso nel luglio scorso a consentire per i contratti di acquisto di titoli di accesso per spettacoli di qualsiasi natura (inclusi quelli cinematografici e teatrali), biglietti di ingresso ai musei ed altri luoghi della cultura, titoli di viaggio e abbonamenti ferroviari o di trasporto pubblico locali e, infine, abbonamenti per l’accesso a palestre, piscine e impianti sportivi, in linea con la normativa europea, la scelta tra il rimborso monetario ed altre “equivalenti modalità di compensazione”.
GARANTIRE I CONSUMATORI. “Siamo consapevoli che i settori e tutti gli operatori dello sport e della cultura siano già pesantemente colpiti e in estrema difficoltà e in crisi di liquidità - afferma Alessandro Mostaccio, segretario generale Movimento C onsumatori - per le restrizioni imposte negli ultimi mesi, ma le conseguenze non possono riversarsi sui consumatori che hanno diritto a ricevere rimborsi in forma monetaria e non mediante altre formule che determinano incertezze sull’utilizzo”.
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