Obbligo vaccini, a Foggia tre bambini esclusi dagli asili: le famiglie chiedono incontro al sindaco
Sono tre a Foggia i bambini di età inferiore a 6 anni non in regola con gli obblighi vaccinali che, dopo la scadenza del 10 marzo – termine ultimo per adempiere fissato dalla nuova normativa Lorenzin - non sono stati più ammessi a frequentare le scuole d'infanzia comunali. Un numero destinato con tutta probabilità ad aumentare visto che altri casi sono all'attenzione dei dirigenti scolastici.
I CASI. Due per il momento i bambini rimasti a casa iscritti all'asilo nido comunale 'Sorelle Agazzi' di via Menichella, stesso destino per un altro bambino frequentante - sino a pochi giorni fa - la scuola d'infanzia 'Angela Fresu'. In uno dei casi sono intervenuti i carabinieri dinanzi alle rimostranze dei genitori che contestano l'applicazione errata della legge. Ma sono diverse le famiglie a cui è stata accordata una breve proroga che in questi giorni potrebbero vedersi allontanati i propri bambini dalla scuola. In Puglia a fine febbraio erano circa 5mila i minori non in regola con i vaccini.
IL CONTRASTO SULLE NORME. A essere contestata è la circolare emanata lo scorso 2 marzo dal Dipartimento Promozione Salute della Regione Puglia e indirizzata a Comuni e ai dirigenti scolastici. Tale provvedimento ha prescritto l'obbligo per i genitori di presentare la documentazione attestante la regolarità delle vaccinazioni dei loro bambini entro lo scorso 10 marzo. Un adempimento in realtà non previsto espressamente dalle norme e contrario anche a quanto riportato in una nota del ministero della salute dello scorso 27 febbraio che nelle regioni come la Puglia, in cui è stata attivata l'anagrafe vaccinale, prescrive che l'acquisizione della documentazione debba avvenire d'ufficio attraverso lo scambio di informazioni tra Asl e scuole. La legge, inoltre prevede che, prima di arrivare all'esclusione dei bambini, siano previsti colloqui tra famiglie e Asl. Ne è scaturito un braccio di ferro tra genitori e dirigenti scolastici che per ora penalizza i bambini.
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LA REGIONE PUGLIA. Lucia D'Augelli, ex coordinatrice Comilva e rappresentante dell'associazione 'Insieme per crescere', parla di accanimento ingiustificato e sulla pagina facebook “Vaccini Puglia Onlus per la libertà di scelta” paragona la presa di posizione della Regione Puglia a quanto invece deliberato nella vicina Basilicata. “La Basilicata – scrive - ha mostrato il volto umano, autentico, reale. In Puglia continueremo a dover lottare con un governo che va contro le famiglie. Emiliano sta dimostrando di non avere a cuore i suoi figli, le sue figlie, i suoi cittadini. Tutti insieme, appassionatamente a scacciar bambini!”. Il Consiglio regionale lucano ha approvato una mozione proposta dai consiglieri regionali Movimento 5 stelle, Gianni Leggieri e Gianni Perrino con la quale si impegna la Giunta “ad assumere tutte le iniziative ritenute opportune, a livello istituzionale e politico, affinché possano essere superate le criticità della legge 119/2017 recante disposizioni urgenti in materia di prevenzione vaccinale, nelle parti riguardanti le misure coercitive e le relative sanzioni e affinché, avviate le procedure di colloquio previste dalla norma, tutti i minori non vaccinati, ma regolarmente iscritti e accettati dai servizi educativi e dalle scuole dell’infanzia, possano giungere a conclusione dell’anno scolastico 2017/2018, senza alcuna interruzione di servizio né di continuità educativa, nel rispetto di quanto sancito dalla Costituzione italiana”. Un modo insomma per assicurare che tutti i bambini possano regolarmente terminare l'anno scolastico in corso.
INCONTRO COL SINDACO. A Foggia, intanto, le famiglie dei bambini esclusi oltre a quelle che sono state già diffidate dalle scuole hanno chiesto di poter incontrare il sindaco Franco Landella per poter spiegare meglio la propria posizione. Il primo cittadino è di rientro dalla Russia, dove ha ricevuto dalla confederazione europea di scherma la bandiera dei Campionati Europei Cadetti e Giovani che si svolgeranno a Foggia nel marzo 2019, e non è escluso che possa accordare l'appuntamento.
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