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Occupata la sede di Amica. A rischio 335 lavoratori

Tesissima la trattativa tra Amiu e sindacati Amica

I lavoratori di Amica e Daunia Ambiente hanno occupato da ieri sera la sede di Amica, in corso del Mezzogiorno. E così la raccolta rifiuti è paralizzata da questa mattina.
Toccherà al prefetto Luisa Latella, ora, mediare la difficile trattativa tra l'Amiu (società per la nettezza urbana di Bari) e i sindacati di Amica, l'ex municipalizzata foggiana. Stamattina si è tenuto un incontro a porte chiuse tra Latella e il sindaco di Foggia, Gianni Mongelli, mentre nel pomeriggio è previsto l'incontro in prefettura teso a raggiungere l'accordo tra tutte le parti, affinché l'Amiu di Bari, a partire dall'1 ottobre, possa garantire la pulizia delle strade, delle piazze e dei parchi del capoluogo dauno.

 

LA TRATTATIVA. E' in gioco il destino di 335 lavoratori. Un destino quanto mai incerto poiché l'accordo tra le parti sembra ancora piuttosto lontano dal raggiungimento di un buon esito.
Ieri sera si è tenuta una trattativa ad oltranza tra Comune di Foggia, Amiu e sindacati di Amica e Daunia Ambiente. Trattativa risoltasi con un nulla di fatto.
La questione da dirimere, infatti, sarebbe l'individuazione del soggetto a cui spetti la riorganizzazione del servizio di nettezza urbana foggiana, l'assegnazione delle nuove mansioni dei lavoratori e i livelli con cui riassumerli. Su questo punto è molto dura la contesa tra Amiu e i sindacati delle ex società comunali foggiane: ognuna delle due parti infatti vuole per sé la titolarità di questi esercizi.
E così, Mongelli, preso atto dell'inconcludenza della trattativa ha subito informato il prefetto Latella che quindi ha convocato i soggetti coinvolti nella spinosa questione agli incontri di oggi.
IN BILICO L'ESERCIZIO PROVVISORIO. Da ieri, dunque, la situazione è tesissima. Già prima dell'inizio della trattativa, la segretaria della Fp Cgil, Francesca Tavano, è stata aggredita sulla soglia di Palazzo di città da un dipendente di Daunia Ambiente che le ha lanciato un giubbotto sul volto. Dopo l'accaduto la Cgil aveva deciso di non partecipare alla riunione, poi tutto è rientrato. Intanto il giudice del fallimento Amica, Roberto Gentile, ha già messo in chiaro che non sarà concesso l’esercizio provvisorio salvo che non si raggiunga un accordo entro le 13 del 29 settembre. Se ciò avverrà, ha spiegato Gentile, potranno essere garantiti 60 giorni di esercizio provvisorio per intraprendere le procedure di assunzione.

di Redazione 


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