Bastone e carota. Tipico di chi – in qualità di commissario – intende fare chiarezza, ma senza stravolgimenti. E così la vicenda dell'Oda teatro torna tra le delibere di Palazzo Dogana (scaricabile in fondo alla pagina), con un provvedimento che sa di compromesso. Il Cerchio di gesso, infatti, potrà usare in comodato gratuito la struttura fino al 31 dicembre 2014 (la concessione scadeva lo scorso 12 giugno), ma solo con utilizzo parziale dell'immobile (esclusivamente foyer e uffici).
TIMORE DEI VANDALI. Una decisione per prendere tempo. Perché nell'attesa di una procedura di affidamento con gara aperta, il commissario della Provincia, Costantini, ha firmato la proroga della concessione al Cerchio di gesso “per lo svolgimento del servizio di custodia e vigilanza degli spazi assegnati”, visto il timore che la struttura “possa restare in balia di atti vandalici, danneggiamenti o occupazioni abusive, frequenti nella città di Foggia in danno delle strutture lasciate vuote o comunque prive di sorveglianza”. Più che attori, custodi.
L'AGIBILITA' TOCCAVA AL CERCHIO DI GESSO. Un “regalo”, su formale richiesta della compagnia di Mario Pierrotti, che però permette pure alla Provincia di Foggia di chiarire i dubbi sulle responsabilità legate alle mancate certificazioni di agibilità dell'edificio. Nel corpo della delibera è messo nero su bianco che le incombenze per ottenere il lasciapassare della Commissione pubblici spettacoli sarebbero spettate alla compagnia e non all'ente. Le chiavi del teatro al Cerchio di gesso erano state affidate – si legge - subordinando l'inizio delle attività all'espletamento delle procedure di acquisizione delle prescritte certificazioni (agibilità, pubblico spettacolo, ecc...) a carico della ditta affidataria. Quindi, a carico del Cerchio di gesso. Se i lavori non ci sono stati e l'agibilità non è stata garantita - sottolinea dunque la Provincia - il problema è tutt'altro che "istituzionale", nonostante i banchetti e le raccolte firme.