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Riduzione di pena per l'omicidio di Camilla, la mamma: "Amore, è come se la tua vita valesse meno di un cane bastonato"

La pena per Francesco Cannone, responsabile dell'omicidio di Camilla Di Pumpo, è stata ridotta in secondo grado a 4 anni. Lo sconto si è aggiunto a quello già previsto in primo grado per la scelta del rito abbreviato. L'udienza d'Appello si è tenuta a due giorni dal terzo anniversario della morte della 25enne, scomparsa a seguito dell'incidente stradale avvenuto all'incrocio tra via Matteotti e via Urbano il 26 gennaio 2022. La reazione della famiglia di Camilla non si è fatta attendere.

IL POST SUI SOCIAL. La mamma, Roberta Abbruzzese, ha pubblicato un polemico post sui social. "Esprimo - scrive - un profondo e incondizionato sdegno verso l'operato delle istituzioni coinvolte in questa vicenda. È inaccettabile che l'assassino di mia figlia, un individuo noto per vivere in modo illegale, come il padre (condannato in decimabis e graziato da un rito abbreviato), coinvolto in attività criminali, venga protetto, mentre noi, vittime innocenti, veniamo dimenticati e ignorati. Questo è l'esempio lampante di un sistema che non sa più distinguere tra giusto e ingiusto. Le istituzioni, invece di proteggere i diritti dei cittadini, sembrano piegarsi agli interessi di pochi, calpestando la dignità delle vittime e favorendo l'illegalità e la criminalità". Poi, un riferimento personale al percorso che la figlia aveva scelto: "Camilla, una giovane penalista che amava profondamente il suo lavoro e credeva nella giustizia, non avrebbe mai voluto vedere la giustizia ridotta a questa farsa. Sperava in un cambiamento di un sistema ormai marcio, ma la sua morte, per quanto tragica, l'ha protetta da un sistema malato, incapace di fare davvero giustizia, che l'avrebbe delusa e cambiata nella sua spontaneità e nel suo animo nobile. È un pensiero doloroso, ma ormai credo che la sua integrità e la sua passione per la professione avrebbero rischiato di soccombere in un contesto tanto marcio. La sua morte è la testimonianza di un mondo che ha fallito nel difendere i suoi principi, e io non posso fare a meno di denunciare con rabbia l'ipocrisia di un sistema che non tutela chi lotta per la verità". Infine, un richiamo a colui che le ha strappato Camilla: "Ci uniamo ai festeggiamenti della famiglia Cannone, che sono cominciati subito dopo la morte di Camilla".

di Redazione 


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