Omicidio De Rocco, il GIP conferma l’arresto di Marco Carella
Ieri i Carabinieri hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP del Tribunale di Foggia, su richiesta della locale Procura della Repubblica, a carico del 38enne Marco Carella per i reati di omicidio in concorso e porto abusivo di arma da fuoco.
IL PRIMO ARRESTO. Carella era già stato colpito, lo scorso 5 luglio, da un provvedimento di fermo d’indiziato di delitto del PM della Procura della Repubblica di Foggia e associato presso la Casa Circondariale di Santa Maria Capua Vetere (CE). Tale provvedimento, convalidato dal GIP il successivo 7 luglio, era scaturito dalle attività investigative conseguenti all’omicidio di Luigi Antonio De Rocco, trentaduenne originario di Casarano (LE).
L’OMICIDIO. L’uomo alle ore 21 circa del 28 giugno 2018, a Foggia, in Via Forcella, era stato colpito da un colpo di fucile caricato a pallettoni mentre si trovava a bordo di una Peugeot 807 insieme a Bruno Carella, 42enne censurato di Foggia, al figlio Mario Guglielmo Carella, 20enne censurato e a un altro giovane, anch'egli proveniente dalla provincia di Lecce.
TESTIMONIANZE E VIDEO. Le indagini, immediatamente avviate dalla Procura della Repubblica con il Nucleo Investigativo del Comando Provinciale dei Carabinieri, si sono svolte sia attraverso metodi “tradizionali” sia attraverso attività d’intercettazione, di analisi delle immagini degli impianti di videosorveglianza e di studio delle tracce lasciate sui ponti ripetitori della telefonia mobile. Di fondamentale importanza si sono rivelati i testimoni, parenti delle vittime e di tutte le persone informate dei fatti. Dai primi momenti, per quasi 24 ore, il Pubblico Ministero della Procura di Foggia, titolare delle indagini, assieme ai Carabinieri ha ascoltato le testimonianze e messo a confronto ogni dato emerso anche dalle attività tecniche, riuscendo a raccogliere sufficienti indizi per ritenere Marco Carella, fratello di Bruno, il reale autore dell’omicidio.
IL FERMO. Per tale ragione la Procura di Foggia aveva emesso il provvedimento di fermo del P.M. a carico di Marco Carella, nel frattempo resosi irreperibile. Di qui le attività di ricerca del fuggitivo, che dopo 5 giorni di ininterrotte indagini avevano portato alla sua cattura la mattina del 5 luglio in una casa di Mondragone (CE), dove aveva trovato rifugio. L’esecuzione del fermo è stata possibile grazie al Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Foggia, coordinato dal Pubblico Ministero, in collaborazione con i Carabinieri del Comando Provinciale di Caserta e del ROS di Napoli.
L’ORDINANZA. Il 19 luglio il GIP di Foggia, sulla scorta degli accertamenti già presenti agli atti e di ulteriori risultanze investigative che rafforzano il quadro probatorio, ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico dell’indagato, notificatagli presso il carcere di Santa Maria Capua Vetere.
I contenuti dei commenti rappresentano il punto di vista dell'autore, che se ne assume tutte le responsabilità. La redazione si riserva il diritto di conservare i dati identificativi, la data, l'ora e indirizzo IP al fine di consegnarli, dietro richiesta, alle autorità competenti. La Corte di Cassazione, Sezione V, con sentenza n. 44126 del 29.11.2011, nega la possibilità di estendere alle pubblicazioni on-line la disciplina penale prevista per le pubblicazioni cartacee. Nello specifico le testate giornalistiche online (e i rispettivi direttori) non sono responsabili per i commenti diffamatori pubblicati dai lettori poichè è "impossibile impedire preventivamente la pubblicazione di commenti diffamatori". Ciò premesso, la redazione comunque si riserva il diritto di rimuovere, senza preavviso, commenti diffamatori e/o calunniosi, volgari e/o lesivi, che contengano messaggi promozionali politici e/o pubblicitari, che utilizzino un linguaggio scurrile.Riproduzione Riservata.