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I RILIEVI. Come disposto dal pm Rosa Pensa, alla presenza dei difensori di imputato e parti civili, i carabinieri hanno eseguito foto, prelevato tracce biologiche e cercato di ricostruire con la massima precisione la scena del delitto alla ricerca di elementi utili per le indagini.
L'AVVOCATO DELLA FAMIGLIA. L'avvocato Michele Sodrio, difensore della famiglia di Filomena Bruno che ha assistito al sopralluogo non ha dubbi e propone una ricostruzione di quanto avvenuto: “Ho eseguito insieme ai miei collaboratori una serie di foto del luogo del delitto” rivela. “Si tratta di una scena davvero terrificante. A mio parere trova piena conferma la premeditazione di Aghilar, che era appostato in casa e armato di coltello, mentre aspettava la povera vittima. Appena Filomena ha aperto la porta di casa è stata colpita da numerose coltellate, tutte in parti vitali, mentre la madre 79enne che si trovava in compagnia della figlia è stata scaraventata a terra dall'assassino. La signora Bruno ha provato a fuggire mentre era ferita, dirigendosi verso una statuetta della Madonna, alla quale peraltro la signora era particolarmente devota, dove poi si è accasciata priva di vita”.
LA PREMEDITAZIONE. “L'assassinio – continua l'avvocato – è quindi avvenuto all'interno dell'abitazione della vittima, nella quale Aghilar si era appostato molto probabilmente dalla sera prima. Sono stati rinvenuti – svela il legale - i suoi peli nel lavandino del bagno, dove si era addirittura fatto la barba e abbiamo anche fotografato il giaciglio che si era sistemato sul divano del soggiorno. A mio parere, queste sono altre prove che confermano la premeditazione. Aghilar lo aveva promesso per giorni e lo ha fatto davvero, voleva uccidere la povera Filomena e non si è fermato davanti a nulla".
Omicidio Filomena Bruno, rilievi nell'appartamento. L'avvocato: “Scena terrificante, Aghilar appostato dalla sera”
Emergono nuovi particolari sull'omicidio di Filomena Bruno, la donna 53enne di Orta Nova uccisa dal reo confesso Cristoforo Aghilar, nel suo appartamento in via Diaz. Nel corso della giornata di ieri, 14 novembre, i carabinieri del reparto investigazioni scientifiche hanno eseguito nell'abitazione della vittima una nuova e lunga serie di rilievi e accertamenti.
I RILIEVI. Come disposto dal pm Rosa Pensa, alla presenza dei difensori di imputato e parti civili, i carabinieri hanno eseguito foto, prelevato tracce biologiche e cercato di ricostruire con la massima precisione la scena del delitto alla ricerca di elementi utili per le indagini.
L'AVVOCATO DELLA FAMIGLIA. L'avvocato Michele Sodrio, difensore della famiglia di Filomena Bruno che ha assistito al sopralluogo non ha dubbi e propone una ricostruzione di quanto avvenuto: “Ho eseguito insieme ai miei collaboratori una serie di foto del luogo del delitto” rivela. “Si tratta di una scena davvero terrificante. A mio parere trova piena conferma la premeditazione di Aghilar, che era appostato in casa e armato di coltello, mentre aspettava la povera vittima. Appena Filomena ha aperto la porta di casa è stata colpita da numerose coltellate, tutte in parti vitali, mentre la madre 79enne che si trovava in compagnia della figlia è stata scaraventata a terra dall'assassino. La signora Bruno ha provato a fuggire mentre era ferita, dirigendosi verso una statuetta della Madonna, alla quale peraltro la signora era particolarmente devota, dove poi si è accasciata priva di vita”.
LA PREMEDITAZIONE. “L'assassinio – continua l'avvocato – è quindi avvenuto all'interno dell'abitazione della vittima, nella quale Aghilar si era appostato molto probabilmente dalla sera prima. Sono stati rinvenuti – svela il legale - i suoi peli nel lavandino del bagno, dove si era addirittura fatto la barba e abbiamo anche fotografato il giaciglio che si era sistemato sul divano del soggiorno. A mio parere, queste sono altre prove che confermano la premeditazione. Aghilar lo aveva promesso per giorni e lo ha fatto davvero, voleva uccidere la povera Filomena e non si è fermato davanti a nulla".
di Redazione
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