Omicidio Lucera, spunta un'altra versione: "Non è stato un furto, avevano chiesto il permesso e Sare è morto per tre meloni marci"
Il drammatico racconto dei sopravvissuti
Ai microfoni di Foggia Città Aperta parla Issa, bracciante agricolo della Costa d'Avorio e residente nel capoluogo dauno da molti anni, nonché amico e compagno di lavoro di Sare Mamoudou e Adam Kadago (vittima e ferito nella drammatica sparatoria consumatasi ieri nelle campagne tra Foggia e Lucera per un presunto furto di meloni) e anche dell'altro ragazzo miracolosamente rimasto illeso sotto i colpi di fucile di Raffaele Piacente, proprietario del fondo agricolo sul quale i tre africani si sarebbero recati per prelevare qualche frutto da mangiare (LEGGI E GUARDA: Prima il furto, poi l'inseguimento: assassinato per qualche melone. Sare Mamoudou, bracciante del Burkina Faso, preso a fucilate).
LA VICENDA. La versione di Issa è ben diversa da quella delle forze dell'ordine: secondo l'ivoriano non si tratterebbe di furto, perché i tre extracomunitari "hanno chiesto il permesso di prendere i meloni a un uomo che lavorava la terra accanto al fondo agricolo in questione". Credendolo il proprietario della coltivazione, i tre africani, dunque, si sono sentiti autorizzati a prelevare tre meloni 'di scarto', sostiene Issa, avanzati dal raccolto destinato alla vendita. "Sono morti per tre meloni che non erano neanche più buoni da mangiare", afferma l'ivoriano, il quale, in giornata, si è recato a fare delle riprese ai "campi del dramma" per testimoniare con le immagini come la coltivazione di meloni sia ormai vuota dei suoi frutti, già ampiamente raccolti e messi sul mercato. E come, quindi, "non possa trattarsi di un furto, perché non c'era più nulla da rubare".
Infine Issa racconta una dinamica della sparatoria ben diversa, e più cruenta ancora, rispetto alla versione diffusa questa mattina in sede di conferenza stampa dal comando dei carabinieri. Issa non ha paura, dice solo di volere la verità, per rendere giustizia a Sare. Quanto ci dice, sostiene, è il resoconto reale dei fatti. E' ciò che, in queste ore, gli hanno raccontato gli stessi protagonisti di questa brutta vicenda, e cioè Adam Kadago e l'altro ragazzo rimasto miracolosamente illeso. "Li ho sentiti entrambi - sottolinea Issa -, tutti e due mi hanno raccontato la stessa versione".
LE INCONGRUENZE. Resta però l'incongruenza con la versione riportata dai carabinieri, i quali, stamattina, in conferenza stampa, hanno precisato di essersi avvalsi proprio della testimonianza del terzo africano incolume ai proiettili per ricostruire l'intera dinamica dei fatti.
L'unica cosa certa, al momento, annuncia l'ivoriano, è la manifestazione che la comunità di migranti bracciantili di Ghetto Rignano intende organizzare a Foggia nei prossimi giorni, in ricordo di Sare "Moloko, l'americano". Servizio di Fabrizio Sereno ed Edgardo Tufo
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