Omicidio Orta Nova, Tarantino risponderà al Gip. L'avvocato: "E' confuso e devastato, ha provato il suicidio"
Appare “una persona gravemente disturbata”. Dovrebbe rispondere alle domande del Gip nell’interrogatorio di domani, sabato 30 gennaio. E ha provato il suicidio, tentando di impiccarsi. Ecco il quadro di Gerardo Tarantino, in stato di fermo con l’accusa di aver ucciso Tiziana Gentile, a Orta Nova. A fare il punto della situazione è il suo avvocato, Michele Sodrio, che ha incontrato in carcere l’uomo.
LE PAROLE DELL'AVVOCATO. Il legale ha trovato Tarantino "in uno stato psicologico, se possibile, ancor più grave e ancor più confuso e devastato. Ha continuato a ripetere ossessivamente di essere innocente e mi ha riferito una serie di circostanze obiettivamente poco credibili e, soprattutto, in forte e insanabile contrasto con tutto quello che è stato accertato dai carabinieri e riportato nel decreto di fermo". L'avvocato ha comunque consigliato a Tarantino di "rispondere alle domande ma francamente non sono in grado di prevedere che cosa dirà e cosa accadrà". Sodrio, al momento, non intende "chiedere una perizia psichiatrica ma è bene che il giudice e il pubblico ministero si rendano conto di quali sono le condizioni di quest'uomo". Sodrio ha poi anticipato che non si opporrà alla richiesta di custodia in carcere, anche se ha chiesto per il suo cliente un regime di massima sorveglianza in carcere, per evitare che il detenuto si tolga la vita come ha provato a fare nella notte.
I contenuti dei commenti rappresentano il punto di vista dell'autore, che se ne assume tutte le responsabilità. La redazione si riserva il diritto di conservare i dati identificativi, la data, l'ora e indirizzo IP al fine di consegnarli, dietro richiesta, alle autorità competenti. La Corte di Cassazione, Sezione V, con sentenza n. 44126 del 29.11.2011, nega la possibilità di estendere alle pubblicazioni on-line la disciplina penale prevista per le pubblicazioni cartacee. Nello specifico le testate giornalistiche online (e i rispettivi direttori) non sono responsabili per i commenti diffamatori pubblicati dai lettori poichè è "impossibile impedire preventivamente la pubblicazione di commenti diffamatori". Ciò premesso, la redazione comunque si riserva il diritto di rimuovere, senza preavviso, commenti diffamatori e/o calunniosi, volgari e/o lesivi, che contengano messaggi promozionali politici e/o pubblicitari, che utilizzino un linguaggio scurrile.Riproduzione Riservata.