Operazione Decimabis contro la mafia, il Comune di Foggia (in ritardo) decide di costituirsi parte civile
Meglio tardi che mai. Il Comune di Foggia pone rimedio a un'iniziale mancanza e con una determina dirigenziale del 24 settembre scorso, stabilisce di costituirsi parte civile nel procedimento penale scaturito dall'Operazione Decimabis che vede coinvolti 43 soggetti accusati a vario titolo di estorsione con l'aggravante mafiosa.
IL RITARDO. La decisione della commissione straordinaria arriva dopo che lo scorso 16 settembre, presso il tribunale di Bitonto, si era già instaurata l'udienza preliminare del processo. L'assenza del Comune di Foggia tra gli Enti pronti a costituirsi parte civile aveva fatto rumore, soprattutto in considerazione dell'avvenuto scioglimento del consiglio comunale per infiltrazioni mafiose. Dimenticanza? Sciatteria? Il caso ha voluto che si è potuto ricorrere ai ripari. In occasione dell'udienza di qualche giorno fa, infatti, il giudice ha esclusivamente esaminato le questioni preliminari e disposto il rinvio al prossimo 4 ottobre. Secondo le norme di procedura penale, dunque, c'è tempo fino a quella data.
LEGALE ESTERNO. Il Comune di Foggia non rientra tra le parti offese del processo. Tuttavia, la commissione straordinaria ha preso la decisione considerando che l'inchiesta riguarda “reati di mafia, estorsione e racket” che “destano un particolare allarme sociale”. Il mandato di rappresentanza è stato affidato a un legale esterno, l'avvocato Ciro Massimo Piacquaddio del Foro di Foggia che ha dato la disponibilità a occuparsi anche dei processi “Nuvola d'Oro” e “Grande Carro”.
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