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"Sciogliere il Comune di Foggia per mafia". "Delirio di onnipotenza, ti querelo". Operazione Decimabis, nuovo scontro Palmisano - Landella

"L'operazione #Decimabis ha inferto stamani un colpo durissimo alle 8 sorelle, gli 8 clan principali della mafia foggiana: Moretti, Pellegrino, Lanza, Sinesi, Francavilla, Trisciuoglio, Tolonese, Prencipe. Tra gli arrestati, colletti bianchi dell'apparato amministrativo cittadino. I presupposti per un intervento governativo che verifichi se ci sono gli estremi per scioglimento per mafia del Comune, a questo punto, ci sono tutti". Il sociologo e scrittore Leonardo Palmisano , da anni impegnato nell'analisi della criminalità foggiana, non ha atteso neppure la conferenza stampa degli inquirenti per lanciare il suo ennesimo affondo contro il Comune di Foggia e, in particolare, la guida di Franco Landella. Uno scontro che si ripete. Perchè l'intellettuale pugliese già da tempo sottolinea, nei suoi interventi e nei suoi scritti, la presenza di una "zona grigia" in città.

LA QUERELA. Parole pesanti che non potevano passare inosservate. E così, il primo cittadino foggiano, nel congratularsi con "coloro che hanno condotto un'importante operazione che ha inferto un duro colpo ai clan mafiosi che operano in città", si concentra poi sulle parole di Palmisano. "Spiace, constatare anora una volta - ribadisce Landella - che in pieno delirio di onnipotenza, il sociologo di sinistra Leonardo Palmisano, già candidato alle scorse regionali per il centrosinistra, senza nemmeno attendere i dettagli della conferenza stampa dei magistrati e delle forze di polizia che hanno portato a segno l'operazione 'Decimabis', si lancia in accuse fantasiose contro l'Amministrazione comunale di Foggia che andrebbe sciolta per mafia 'per il coinvolgimento di colletti bianchi'. In realtà - spiega Landella - è stato tratto in arresto un operatore servizi cimiteriali, operante nell'Ufficio Deceduti del Comune di Foggia, che risponderà personalmente degli eventuali reati commessi. Dunque nessun amministratore, dirigente o esponente politico è stato interessato dall'operazione di polizia giudiziaria odierna.  Secondo la sua strampalata teoria, molti dei Comuni italiani, compreso quello di Bari, dovrebbero essere sciolti ogni qualvolta un dipendente venga arrestato per atti contrari ai doveri d'ufficio o per altri reati che riguardano la Pubblica Amministrazione. Palmisano collezionerà l'ennesima querela per diffamazione per aver espresso in maniera pregiudiziale pesanti insinuazioni nei confronti dell’Amministrazione comunale di Foggia, ignorando i dettagli di un'importante operazione di contrasto alla criminalità organizzata, per il quale il Comune di Foggia è pronto nuovamente a costituirsi parte civile in un eventuale processo.

LO SCONTRO POLITICO. Poi, l'ulteriore affondo di Landella. "Lo scrittore Leonardo Sciascia in un articolo pubblicato nel 1987 sul Corriere della Sera intitolato “I professionisti dell’antimafia”, dedicato al rapporto tra politica, popolarità e lotta alla mafia scrisse che l’antimafia, adoperata con abilità e spregiudicatezza, può diventare un formidabile strumento per fare carriera, procurarsi il consenso del pubblico e acquisire crediti da spendere in qualsivoglia impresa. Il sociologo barese continua a gettare fango su un’intera città che sta conducendo un’importante battaglia per liberarsi dalla cappa mafiosa che da anni opprima la nostra comunità. È vergognoso considerare come una tematica così delicata per la nostra realtà possa essere volgarmente manipolata esclusivamente in un’ottica di mera contrapposizione politica". 

di Redazione 


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