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LO SPACCIO. In particolare, le articolate indagini condotte dai militari della Compagnia della Guardia di Finanza di Manfredonia, coordinate dalla locale Procura della Repubblica, hanno permesso di individuare una rete criminale dedita allo spaccio di eroina. La prima fase dell’attività operativa ha portato all’arresto, in flagranza di reato, di 4 spacciatori nonché al sequestro di oltre 300 grammi di eroina unitamente a numerose confezioni di metadone, denaro per 600 euro, sequestrato quale provento di spaccio, una pistola, due auto e uno scooter.
IL LINGUAGGIO CRIPTATO. Le indagini sono state rese particolarmente difficoltose dall’uso di un linguaggio criptato adottato dai tre, che hanno assunto particolari cautele per evitare che la sostanza stupefacente fosse intercettata dai militari operanti. Nel dettaglio, l’eroina veniva interrata lungo strade poderali che costeggiano il comune sipontino lasciando nelle vicinanze delle indicazioni che poi servivano ai vari spacciatori e/o clienti per il recupero della stessa: da qui il nome dell’operazione “Pollicino”.
Lasciavano l'eroina lungo la strada, poi davano indicazioni a spacciatori e clienti
'Operazione Pollicino', tre arresti
Un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari nei confronti di tre pregiudicati, originari di Manfredonia, è stata eseguita dai Finanzieri del Comando Provinciale di Foggia, per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti.
LO SPACCIO. In particolare, le articolate indagini condotte dai militari della Compagnia della Guardia di Finanza di Manfredonia, coordinate dalla locale Procura della Repubblica, hanno permesso di individuare una rete criminale dedita allo spaccio di eroina. La prima fase dell’attività operativa ha portato all’arresto, in flagranza di reato, di 4 spacciatori nonché al sequestro di oltre 300 grammi di eroina unitamente a numerose confezioni di metadone, denaro per 600 euro, sequestrato quale provento di spaccio, una pistola, due auto e uno scooter.
IL LINGUAGGIO CRIPTATO. Le indagini sono state rese particolarmente difficoltose dall’uso di un linguaggio criptato adottato dai tre, che hanno assunto particolari cautele per evitare che la sostanza stupefacente fosse intercettata dai militari operanti. Nel dettaglio, l’eroina veniva interrata lungo strade poderali che costeggiano il comune sipontino lasciando nelle vicinanze delle indicazioni che poi servivano ai vari spacciatori e/o clienti per il recupero della stessa: da qui il nome dell’operazione “Pollicino”.
di Redazione
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