Operazione Remake, scattano gli arresti. Nove condanne definitive (uno però è irreperibile) per i responsabili del grande traffico di stupefacenti che fino al 2009 aveva interessato l’area nord del Gargano.
OPERAZIONE REMAKE. Il gruppo accusato di associazione a delinquere ai fini di spaccio e costituto per la maggior parte da soggetti di San Nicandro Garganico, smerciava nel nord-Gargano notevoli quantità di droga acquistate nel cerignolano. 27 chili di hashish e 100 grammi di cocaina furono sequestrati all'epoca dei fatti, quando venne arrestato anche Giovanditto Gennaro, in carcere per duplice omicidio e ritenuto capo e promotore del sodalizio criminale ed affiliato al clan mafioso dei Montanari.
GLI ARRESTI. Ora per 9 dei 14 arrestati sono scattate le manette definitive, con condanne esemplari nonostante il rito abbreviato. La pena più pesante è quella di Michele Scanzano, condannato a 12 anni e 10 mesi, 10 anni e 8 mesi a Onofrio Alessandro Palazzo, 10 anni e 3 mesi a Raffaele Tomasicchio, 8 anni a Luigi Scanzano e Rocco Mazzeo, 6 anni e 8 mesi a Filippo Vincenzo Galullo e a Michele Antoniciello, 5 anni e 4 mesi a Giorgio Monteleone (arrestato per un caso di pedofilia), 1 anno e 2 mesi a Michelangelo Protino (per lui pena sospesa alla luce della minor gravità dei fatti). Ordine di carcerazione anche per Pasquale Galullo, condannato a poco più di 4 anni ma attualmente irreperibile anche se i carabinieri sarebbero sulle sue tracce).