Sono tredici le persone arrestate appartenenti ad un sodalizio dedito alla commissione di furti, consumati e tentati, di ingenti quantitativi di gasolio, autocisterne e autoarticolati nonché della ricettazione del gasolio stesso. i Carabinieri del Nucleo Investigativo dei Comandi Provinciali di Verbania e Foggia, in collaborazione con l’Arma di Bari, durante l’attività di indagine denominata ‘Troll’ hanno identificato un'altra persona che è tutt'ora ricercata.
GLI ARRESTATI. In carcere sono finiti 6 cerignolani: Gioacchino Capocefalo, 42 anni, Rocco Ciccone, 45 anni, Michele Di Bitonto, 47 anni, Pasquale Mazza, 49 anni, Amedeo Massaro, 44 anni, e Antonio Ippolito, 50 anni. Invece, sono stati sottoposti all’obbligo di dimora: Umberto Vurchio, 60 anni di Andria, Riccardo Fucci , 42 anni di Andria, Leonardo Piccininno, 60 anni di Andria, Vincenzo Caputo, 47 anni di Cerignola, Generoso Montedoro, 70 anni di San Severo, e Francesco Ippolito, 50 anni di Cerignola.
IL FURTO IN TRASFERTA. Tutto era partito a Verbania dopo un furto commesso nella notte del 4 ottobre 2013 presso la ditta di combustibili di Domodossola. In questa occasione, ignoti, dopo essere entrati all’interno della ditta, avevano rubato 63.573 litri di gasolio. Le tracce trovate sul posto durante il sopralluogo avevano lasciato intuire che si trattasse di un numeroso gruppo di persone ben organizzate. Alcuni accertamenti hanno poi permesso di individuare i mezzi utilizzati dai rapinatori e di identificare alcuni personaggi già noti per fatti specifici.
LE INDAGINI. Tutti gli elementi raccolti hanno consentito di avviare un attività investigativa nei riguardi di alcuni personaggi residenti nel comune di Cerignola, permettendo di accertare l’esistenza di un gruppo criminale composto da cittadini italiani, specializzati in furti ingenti di gasolio con l’utilizzo di autocisterne rubate o che venivano rubate sul luogo dei furti.
LE TRASFERTE ORGANIZZATE. Le trasferte venivano effettuate in tutto il territorio nazionale in modo organizzato, con compiti specifici per ogni componente del gruppo, ed utilizzando tre o quattro autovetture ‘pulite’, che facevano da ‘staffette’ all’autocisterna che trasportava il gasolio rubato. Ciccone metteva a disposizione il denaro per effettuare le trasferte e si occupava della vendita del gasolio rubato, mentre, Mazza e Di Bitonto si occupavano dell’organizzazione delle trasferte.
I SERVIZI DI OSSERVAZIONE. Durante le indagini, i militari di Verbania e di Foggia ed altri Comandi Arma del territorio nazionale, hanno effettuato mirati servizi di osservazione e pedinamento al fine di evitare i furti. Le osservazioni avevano permesso di individuare gli indagati compiere i furti, in diverse località italiane, e in un'occasione erano state arrestate in flagranza di reato 14 persone responsabili di due episodi commessi in provincia di Sondrio e Ascoli Piceno. In queste occasioni è stata recuperata tutta la refurtiva, consistente in circa 90000 litri di gasolio.
LA FUORIUSCITA DEL GASOLIO. Inoltre, gli stessi componenti del sodalizio si erano resi responsabili, il 19 novembre 2013, di un maldestro tentativo di furto, ai danni di un deposito di combustibile nella provincia di Pistoia, che aveva causato la fuoriuscita dalla cisterna di un ingente quantitativo di gasolio, 27.000 litri circa, che si era riversato nei terreni e campi circostanti causando il loro inquinamento.
I DOCUMENTI FALSI. Alcuni componenti del gruppo utilizzavano documenti di identità falsi: patenti di guida, carte di identità, nonché documenti di circolazione contraffatti poiché, nel periodo delle indagini, alcuni di loro erano soggetti sottoposti a obblighi cautelari nei comuni di residenza in quanto già condannati o arrestati per reati della stessa specie.