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Decreto “Cura Italia”, le perplessità dei commercialisti foggiani: "Scarsa considerazione di noi"  

La lettera del presidente Cardillo

Perplessità. È quella che il Presidente dell’Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Foggia, Mario Cardillo, ha espresso con una nota inviata a tutti gli iscritti al Consiglio dell’Ordine. Una lettera per esprimere vicinanza a tutta la categoria che “ora, facendo i conti con la complessa situazione che il nostro Paese sta vivendo, affronta quotidianamente difficoltà”. E nella nota, Cardillo ha esplicitato la necessità di far fronte comune su alcune questioni. Perché “scarsa considerazione nei confronti della categoria dei Commercialisti ed Esperti Contabili emerge ad un’attenta lettura del Decreto”.

LE SCADENZE. Innanzitutto, “il riferimento è alle previsioni sulle scadenze fiscali: noi commercialisti – scrive il presidente dell’Ordine - siamo stato ‘graziati’ di sospensioni o proroghe davvero irrilevanti. A fronte di una proroga di circa due mesi delle scadenze fiscali, rinvio che non riguarda tutti, l’Amministrazione avrà ben due anni di tempo in più per le attività di accertamento – continua Cardillo –. Questo, tra l’altro, non aiuta a rassicurare i tanti titolari di partita IVA costretti, per il bene pubblico, a sospendere la propria attività”.

I GIOVANI. Grossa perplessità nell’Ordine la suscitano anche le decisioni prese circa la proroga dei termini processuali e sul supporto economico. “Il pensiero - sottolinea Cardillo - va non solo ai numerosissimi colleghi giovani, appena avviati alla professione e con redditi già non consistenti nei periodi di normalità economica ma anche a quei professionisti, già abbondantemente avviati, che dovranno fare i conti con una utenza non ben predisposta alla corresponsione dei compensi dovuti, a seguito di questa crisi che oggettivamente non sta risparmiando nessuno”.

LE PROPOSTE. A fronte di tali e tante difficoltà, quindi, il Presidente dell’ODCEC fa presente a tutti i suoi iscritti come il Consiglio Direttivo abbia voluto agire immediatamente per tutelare tutti i professionisti. “Di fronte a questo caos legislativo, l’Ordine da me rappresentato auspicava in un incisivo intervento delle istituzioni di riferimento della categoria e più vicine alla stessa: il Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili e le Casse previdenziali. Per questo l’ODCEC di Foggia si è attivato per richiedere, anche per il tramite di appositi solleciti sulla chat dei Presidenti degli Ordini d’Italia, forme di ausilio “interne” al nostro Consiglio Nazionale proponendo la riduzione della quota annuale ad esso dovuta e, data la gravità della situazione, la riduzione dei compensi attribuiti ai membri dello stesso Consiglio Nazionale dando, così, un segnale alla categoria. Ma tali proposte non sono state accolte dal Consiglio Nazionale che, di contro, ha deciso di far fronte all’emergenza Covid-19 esclusivamente con la riduzione dei crediti formativi per quest’anno”.

LA CASSA PREVIDENZIALE. La nota dell’Ordine di Foggia, ponendo poi l’attenzione anche alle criticità relative alla cassa previdenziale, si pone come fondamentale monito oltre che invito al Legislatore, con la speranza che la categoria venga ascoltata e vengano apportate le giuste modifiche a quanto emanato. Un messaggio, quello così lanciato dal Consiglio Direttivo, che non è pura polemica ma che punta, anzi, a dimostrare quanto l’Ordine di Foggia tenga ai suoi iscritti e alla categoria tutta, partendo da vicinanza e solidarietà che oggi più che mai risultano fondamentali.

di Redazione 


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