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Ordona, allarme puzza: Sindaco dal Prefetto

Da giorni non si placa il cattivo odore e la cittadinanza ha paura dei rifiuti tossici

“La presente per segnalare l'estrema agitazione e preoccupazione della popolazione ordonese per la persistenza nelle ore serali e notturne di ondate di flussi di aria maleodorante provenienti in prevalenza dalle campagne poste a sud-ovest del nostro abitato, probabilmente attribuibili allo sversamento di rifiuti”. 
 
UN CATTIVO ODORE ORMAI PERMANENTE. È il testo del fax datato 1° aprile inviato dal sindaco di Ordona, Settimio Rocco Formoso, nel quale si sollecitavano Prefetto, Provincia, Arpa e Carabinieri, a intraprendere i dovuti controlli in merito. Nonostante la preoccupata segnalazione del Primo Cittadino però, nessuna delle istituzioni chiamate in causa ha dato cenno di risposta, malgrado il tono tutt'altro che mite adoperato. D'altronde, sono giorni che i cittadini lamentano questo strano e a tratti insopportabile puzzo: “un cattivo odore che in realtà – come ha dichiarato uno dei cittadini più attivi – qui a Ordona è sempre esistito, anche se a fasi alterne, ma che, da oltre una settimana, è diventato fortissimo, addirittura permanente, tanto da risultare a tutti insopportabile”. 
 
QUESTA SERA, L'INCONTRO CON IL PREFETTO. Stanchi di essere ignorati, e data la situazione sempre più insostenibile, i cittadini ordonesi hanno dato vita prima ad una pagina facebook ad hoc (Movimento Cittadini di Ordona – Fg), per poi, proprio questa mattina, recarsi direttamente dal loro Sindaco. A propria volta, quest'ultimo ha presentato ai suoi cittadini la missiva inviata lo scorso 1° aprile, rimasta ignorata dalle istituzioni. Successivamente, incalzato dai cittadini, Formoso ha ritenuto opportuno prendere un appuntamento con il Prefetto proprio nella serata di oggi, data l'urgenza della situazione. È di qualche ora, infatti, la notizia che intorno alle 17.30 il Primo Cittadino, accompagnato dal vicesindaco e da una delegazione di ordonesi, incontrerà il prefetto Maria Luisa Latella. 
 
LE PAROLE DEL BOSS SCHIAVONE. A preoccupare i residenti, pertanto, è soprattutto la causa del cattivo odore. A detta di molti infatti, prestando fede anche a quanto scritto in più di un'occasione dal giornalista foggiano Gianni Lannes, il rischio che nelle immediate vicinanze di Ordona siano stati sviscerati negli anni passati rifiuti tossici è molto alto. Sempre Lannes, sul proprio blog, non molto tempo fa segnalava un'interrogazione parlamentare in merito ai rifiuti tossici in terra ordonese datata addirittura 2010 e alla quale nessun ministro competente avrebbe mai dato risposta. E non distendono di certo gli animi le dichiarazioni del super boss Carmine Schiavone recentemente desecretate e nelle quali si apprende il modus operandi della camorra negli anni '90, soprattutto in materia di rifiuti e di smaltimento di sostanze tossiche provenienti dal nord Italia e dal nord Europa. "So per esperienza che, fino al 1991, per la zona del Sud, fino alle Puglie, era tutta infettata da rifiuti tossici provenienti da tutta Europa e non solo dall'Italia". Queste le parole di Schiavone il quale, si legge nei verbali, cita letteralmente il Salento e le “province di Bari e di Foggia".
“La presente per segnalare l'estrema agitazione e preoccupazione della popolazione ordonese per la persistenza nelle ore serali e notturne di ondate di flussi di aria maleodorante provenienti in prevalenza dalle campagne poste a sud-ovest del nostro abitato, probabilmente attribuibili allo sversamento di rifiuti”.
UN CATTIVO ODORE ORMAI PERMANENTE. È il testo del fax datato 1° aprile inviato dal sindaco di Ordona, Settimio Rocco Formoso, nel quale si sollecitavano Prefetto, Provincia, Arpa e Carabinieri, a intraprendere i dovuti controlli in merito. Nonostante la preoccupata segnalazione del Primo Cittadino però, nessuna delle istituzioni chiamate in causa ha dato cenno di risposta, malgrado il tono tutt'altro che mite adoperato. D'altronde, sono giorni che i cittadini lamentano questo strano e a tratti insopportabile puzzo: “un cattivo odore che in realtà – come ha dichiarato uno dei cittadini più attivi – qui a Ordona è sempre esistito, anche se a fasi alterne, ma che, da oltre una settimana, è diventato fortissimo, addirittura permanente, tanto da risultare a tutti insopportabile”. 
QUESTA SERA, L'INCONTRO CON IL PREFETTO. Stanchi di essere ignorati, e data la situazione sempre più insostenibile, i cittadini ordonesi hanno dato vita prima ad una pagina facebook ad hoc (Movimento Cittadini di Ordona – Fg), per poi, proprio questa mattina, recarsi direttamente dal loro Sindaco. A propria volta, quest'ultimo ha presentato ai suoi cittadini la missiva inviata lo scorso 1° aprile, rimasta ignorata dalle istituzioni. Successivamente, incalzato dai cittadini, Formoso ha ritenuto opportuno prendere un appuntamento con il Prefetto proprio nella serata di oggi, data l'urgenza della situazione. È di qualche ora, infatti, la notizia che intorno alle 17.30 il Primo Cittadino, accompagnato dal vicesindaco e da una delegazione di ordonesi, incontrerà il prefetto Maria Luisa Latella. 
LE PAROLE DEL BOSS SCHIAVONE. A preoccupare i residenti, pertanto, è soprattutto la causa del cattivo odore. A detta di molti infatti, prestando fede anche a quanto scritto in più di un'occasione dal giornalista foggiano Gianni Lannes, il rischio che nelle immediate vicinanze di Ordona siano stati sviscerati negli anni passati rifiuti tossici è molto alto. Sempre Lannes, sul proprio blog, non molto tempo fa segnalava un'interrogazione parlamentare in merito ai rifiuti tossici in terra ordonese datata addirittura 2010 e alla quale nessun ministro competente avrebbe mai dato risposta. E non distendono di certo gli animi le dichiarazioni del super boss Carmine Schiavone recentemente desecretate e nelle quali si apprende il modus operandi della camorra negli anni '90, soprattutto in materia di rifiuti e di smaltimento di sostanze tossiche provenienti dal nord Italia e dal nord Europa. "So per esperienza che, fino al 1991, per la zona del Sud, fino alle Puglie, era tutta infettata da rifiuti tossici provenienti da tutta Europa e non solo dall'Italia". Queste le parole di Schiavone il quale, si legge nei verbali, cita letteralmente il Salento e le “province di Bari e di Foggia".

di Redazione 


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