La sindaco di Orta Nova Iaia Calvio ha presentato, presso la stazione dei Carabinieri di Orta Nova, una denuncia nei confronti dei rappresentanti legali ed amministratori di GEMA SpA ipotizzando la commissione del reato di peculato per il mancato versamento nelle casse comunali di 535.841,90 euro rivenienti dalla riscossione dei tributi comunali. Lo rende lo stesso sindaco del centro del basso tavoliere specificano che “Comune di Orta Nova e GEMA SpA sottoscrissero nel luglio 2007 la convenzione per la riscossione di tributi locali, ICI e TARSU. Convenzione che ha cessato di produrre effetti il 31 dicembre 2010. A partire da questa data il servizio è stato affidato ad altra società, fermo restando il diritto di GEMA a riscuotere i ruoli scaduti precedentemente. In coincidenza con il nuovo affidamento, l’Amministrazione comunale riscontra i primi ritardi dei versamenti di quanto dovuto che cessano del tutto a partire da maggio 2011”.
A RISCHIO L’EROGAZIONE DEI SERVIZI ESSENZIALI - Nella denuncia, la sindaco di Orta Nova fa rilevare che il mancato incasso di oltre 500.000 euro, sommato alla riduzione dei trasferimenti statali ed alle crescenti difficoltà finanziarie complessive, “mette a rischio la regolare erogazione dei servizi essenziali ed indispensabili, motivando l’iniziativa giudiziaria e, in caso di avvio del processo, la costituzione di parte civile per ottenere anche il risarcimento del danno” conclude Calvio.
L’ACCUSA - Secondo quanto emerso dalle indagini condotte dal Nucleo di Polizia tributaria della Guardia di Finanza di Foggia, coordinate dal sostituto procuratore Antonio Laronga, Lanfranco Tavasci, presidente del consiglio di amministrazione della Gema, e Giuseppe Corriero, amministratore delegato dell’azienda, si sarebbero appropriati, avendone omesso il riversamento agli Enti territoriali, di una somma di oltre 21milioni di euro, costituita dall’importo dei tributi riscossi per conto di oltre 30 comuni appaltanti della Capitanata. Due sere fa Tavasci si è presentato alla caserma della Guardia di Finanza in quanto colpito da un’ordinanza di custodia cautelare con l’accusa di peculato.