Ospedale di Cerignola, nuovo atto vandalico. Il commissario agli operatori: "Continuate le attività, è un segnale di legalità ai cittadini"
Nuovo atto vandalico ai danni del Presidio Ospedaliero di Cerignola. La notte scorsa un uomo ha forzato uno degli ingressi e si è introdotto nell’area della Direzione Amministrativa di Presidio, al piano terra della struttura. Una volta all’interno, ha messo a soqquadro diversi locali procurando danni agli arredi. Il rumore ha attirato l’attenzione degli operatori in servizio che hanno allertato la polizia. Gli agenti sono intervenuti immediatamente e hanno arrestato l’uomo. Prontamente è stata sporta denuncia da parte del dirigente responsabile della direzione amministrativa di presidio.
IL SERVIZIO. Avvisato dell’accaduto, il commissario straordinario della ASL Foggia Antonio Nigri si è recato sul posto stigmatizzando l’episodio. Nigri ha poi incontrato gli operatori, invitandoli a proseguire le attività in modo da garantire la continuità dei servizi e dare un importante segnale di legalità e vicinanza alla comunità. Il commissario straordinario, inoltre, ha informato del fatto il sindaco di Cerignola, Francesco Bonito.
I PAGAMENTI. Prosegue, intanto, la conversione progressiva dei CUP aziendali al solo pagamento con moneta elettronica in modo da eliminare la circolazione di contanti. La Direzione sta infatti valutando l’opportunità di estendere anche agli sportelli del presidio ospedaliero tale misura, già adottata nel CUP del Distretto Socio Sanitario di Cerignola (ubicato nell’ex Ospedale “Tommaso Russo”). Questo, per la sicurezza degli operatori e degli utenti e a tutela delle strutture aziendali, troppo spesso oggetto di danneggiamenti.
I contenuti dei commenti rappresentano il punto di vista dell'autore, che se ne assume tutte le responsabilità. La redazione si riserva il diritto di conservare i dati identificativi, la data, l'ora e indirizzo IP al fine di consegnarli, dietro richiesta, alle autorità competenti. La Corte di Cassazione, Sezione V, con sentenza n. 44126 del 29.11.2011, nega la possibilità di estendere alle pubblicazioni on-line la disciplina penale prevista per le pubblicazioni cartacee. Nello specifico le testate giornalistiche online (e i rispettivi direttori) non sono responsabili per i commenti diffamatori pubblicati dai lettori poichè è "impossibile impedire preventivamente la pubblicazione di commenti diffamatori". Ciò premesso, la redazione comunque si riserva il diritto di rimuovere, senza preavviso, commenti diffamatori e/o calunniosi, volgari e/o lesivi, che contengano messaggi promozionali politici e/o pubblicitari, che utilizzino un linguaggio scurrile.Riproduzione Riservata.