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All’Ospedale Riuniti, “Io non sclero”: una tavola artistica per raccontare le storie dei pazienti

Riflettori accesi sulla sclerosi multipla

Oggi all'Azienda Ospedaliero-Universitaria "Ospedali Riuniti" di Foggia i riflettori si sono accesi sulla realtà delle persone che convivono con la sclerosi multipla. Alcuni pazienti, familiari e medici hanno raccontato la propria esperienza quotidiana con questa malattia neurodegenerativa che colpisce 122mila persone in Italia, quasi 8mila solo in Puglia.

UNA TAVOLA ARTISTICA. Le storie delle loro sfide quotidiane e della voglia di non arrendersi hanno ispirato la creazione – in tempo reale – di una esclusiva tavola artistica che rimarrà esposta fino al 6 novembre presso gli spazi della Neurologia Universitaria (5° Piano, Blocco A) dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria. L'iniziativa fa parte di “IO NON SCLERO”, il progetto di informazione e di sensibilizzazione sulla sclerosi multipla sviluppato da Biogen e dall'Osservatorio nazionale sulla salute della donna e di genere, in collaborazione con l'Associazione Italiana Sclerosi Multipla e con il patrocinio della Società Italiana di Neurologia.

“MENO SOLI CONTRO LA MALATTIA”. "Come azienda ospedaliero-universitaria siamo impegnati nel mettere a disposizione terapie all'avanguardia per il trattamento di numerose patologie. È per questo motivo – ha dichiarato Vitangelo Dattoli, Direttore Generale del "Riuniti" – che siamo orgogliosi di ospitare l'evento IO NON SCLERO che mette al centro delle proprie attività le esperienze reali di coloro che convivono con la sclerosi multipla. Siamo sicuri che la condivisione di queste storie potrà aiutare i pazienti a sentirsi meno soli nell'affrontare la malattia e il personale sanitario a comprendere meglio i loro bisogni".

“LE ESPERIENZE DEI PAZIENTI”. "L'impatto della sclerosi multipla sulla vita delle persone è molto forte sia a causa dei suoi sintomi, sia per il suo andamento imprevedibile. Negli ultimi anni, la ricerca scientifica ha fatto enormi passi in avanti e ora abbiamo a disposizione delle terapie innovative in grado di rallentare il decorso della patologia. Allo stesso tempo, le relazioni quotidiane con le persone in cura nel nostro centro – ha spiegato Carlo Avolio, Direttore Struttura Complessa Neurologia Universitaria – ci hanno fatto comprendere l'importanza della condivisione di esperienze legate alla sclerosi multipla. È per questo motivo che siamo molto soddisfatti di mettere a disposizione dei nostri pazienti l'evento di IO NON SCLERO che mette al centro le loro storie e che offre al personale sanitario nuovi spunti di riflessione per la gestione della malattia".

RACCONTARE LA MALATTIA. Eventi negli ospedali ed iniziative on line sono gli strumenti ideati da IO NON SCLERO per permettere alle persone con la sclerosi multipla e ai loro familiari di raccontare gli ostacoli, le sfide, ma anche i progetti che non si fermano nonostante la malattia. In 5 anni, IO NON SCLERO ha raccolto oltre 400 storie, inviate dai pazienti e dai familiari su www.iononsclero.it, e la pagina Facebook (più di 77mila like) si è trasformata nel tempo in una community affiatata dove le persone si scambiano consigli e si motivano a vicenda. Inoltre, ogni anno IO NON SCLERO fa tappa in alcuni ospedali italiani e crea così spazi di ascolto e di confronto per pazienti e per i loro familiari.

DA FOGGIA A ROMA. Dopo Foggia, IO NON SCLERO approderà a Roma. Ma il tour è solo una delle attività 2019 di IO NON SCLERO. Infatti, l'anno si è aperto all'insegna dell’iniziativa on line dedicata ai primi 5 anni del progetto: le persone hanno potuto scrivere su www.iononsclero.it la storia del ricordo più bello degli ultimi 5 anni e del progetto che vorrebbero realizzare nei prossimi 5. Da una selezione di queste storie è nata la prima audio-serie ispirata all'esperienze reali di coloro che convivono con la sclerosi multipla. I 3 episodi – curati dall'autore e conduttore radiofonico Matteo Caccia– sono ascoltabili gratuitamente sul sito, sull'app del progetto e su alcune app gratuite di podcast.

di Redazione 


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