Presenza di specialità cliniche dedicate alle principali patologie di interesse femminile e appropriatezza dei percorsi diagnostico-terapeutici. Questi i criteri di valutazione che consentono agli ospedali di ottenere uno, due o tre ‘Bollini Rosa’, il riconoscimento che l’Osservatorio Nazionale sulla salute della Donna (O.N.Da) attribuisce alle strutture attente alla salute femminile. E a sbirciare l’elenco degli ospedali premiati viene fuori che in provincia di Foggia solo l’Ospedale di Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo si è aggiudicato i tre ‘Bollini Rosa’, vale a dire il miglior piazzamento di questa speciale classifica.
I CRITERI DI SELEZIONE Per il resto, nell’elenco non c’è traccia di strutture ospedaliere della Capitanata. Nessuna che si sia fregiata di due o un ‘Bollino Rosa’. Escluse anche dalla graduatoria degli ospedali con la menzione. La speranza è che non si siano neanche candidate al bando 2014-2015 per l’assegnazione del riconoscimento. Per identificare le strutture di ‘eccellenza al femminile’, quindi, O.N.Da ha fatto riferimento a dei particolari criteri. Tra questi: offerte di servizi aggiuntivi che cambiano l’approccio con l’ospedale, documentazione informativa multilingue alla mediazione culturale, dieta personalizzata per particolari esigenze o motivi religiosi al servizio di assistenza sociale, servizi alberghieri convenzionati. In particolare, è stata inserita la Neonatologia come area specialistica di interesse, con specifico riferimento alla nascita prematura, in considerazione della rilevanza delle problematiche connesse, mentre la Neurologia è stata integrata con una sezione dedicata alla sclerosi multipla, patologia cronica tipicamente declinata al femminile ad elevato impatto invalidante.
I BOLLINI Quest’anno, dunque, sono stati 230 gli ospedali premiati in Italia: 65 con il massimo riconoscimento (tre bollini), 105 con due bollini e 60 con un bollino. “Con 230 ospedali premiati, di cui 65 con il massimo punteggio possibile – spiega la Presidente di O.N.Da, Francesca Merzagora – possiamo dire di aver raggiunto qualche risultato interessante: da un lato, aver creato un oggettivo ed utile strumento di valutazione di strutture ospedaliere con reparti e servizi a 'misura di donna', dall'altro aver avviato e perseguito negli anni un costante processo di sensibilizzazione della sanità italiana al genere femminile nel suo complesso: servizi, attenzioni, cure, aiuto, rispetto”.