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Osservatorio Conti Pubblici, il Comune di Foggia ultimo per efficienza

“A chiudere la classifica troviamo Foggia, che registra un indicatore di spesa tutto sommato in linea con la media, ma accompagnato da un livello di servizi di circa il 70 per cento inferiore agli altri comuni simili per fascia di popolazione”. E' la frase con cui l'Osservatorio sui Conti pubblici dell'Università Cattolica di Milano boccia il Comune di Foggia piazzandolo ultima in Italia tra quelli delle regioni a statuto ordinario.

I DATI. La classifica è stata redatta sulla base delle informazioni raccolte da Sose Spa, società partecipata dal Ministero delle Finanze e da Banca d’Italia, nell’ambito dei lavori sui fabbisogni standard dei comuni. Sose ha pubblicato il 15 maggio le informazioni relative al 2016, incluso il valore degli indicatori di spesa e di offerta utilizzati in questa nota.

LA CLASSIFICA. Al primo posto tra i comuni più virtuosi ed efficienti dal punto di vista finanziario in Italia c'è Pisa con un indicatore pari a 139,50 punti, seguono Parma (85,31 punti), Padova (71,92) e poi Piacenza, Cesena e Reggio Emilia. Come detto all'ultimo posto c'è Foggia che ha indicatore negativo per 69,14 punti, il comune dauno è preceduto da Brindisi (-68,27) e Napoli (-57,93).

LE METODOLOGIA. La classifica utilizza un indicatore di efficienza basato sul confronto tra un indicatore di spesa e un indicatore di offerta di servizi. L’indicatore di spesa indica di quanto la spesa di un comune differisce dalla spesa “standard” (o fabbisogno standard) che un comune con certe caratteristiche dovrebbe avere. L’osservazione di una spesa superiore allo standard non indica necessariamente una inefficienza. La spesa potrebbe essere maggiore dello standard perché il comune offre una maggiore quantità di servizi. È per questo che, per misurare il grado di efficienza, occorre confrontare se un eccesso della spesa rispetto allo standard può essere spiegato dall’indicatore di offerta, cheinvecemisura quanto la quantità offerta di servizi differisce dalla media. Questo confronto, tra indicatore di spesa e indicatore di offerta, viene effettuato per sei funzioni svolte dai comuni: la viabilità ed il territorio, l’istruzione pubblica (inclusi gli asili nido), le funzioni generali di amministrazione e controllo (es. gestione del personale comunale), lefunzioni di polizia locale, i servizi inerenti al settore sociale a carico dei comuni (es.strutture residenziali di ricovero per anziani) e lo smaltimento rifiuti. L’indicatore di efficienza complessiva è calcolato come media ponderata dei sei indicatori, con pesi che riflettono la quota, rispetto al fabbisogno standard totale, di ogni funzione di spesa.

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di Redazione 


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