E' autrice del libro "A mano disarmata" da cui è stato tratto un film
Giovedi 27 giugno nel cortile di palazzo Dogana a Foggia ci sarà un incontro con Federica Angeli, giornalista autrice del libro libro inchiesta sulla mafia di Ostia “A mano disarmata” (Baldini&Castoldi) da cui recentemente è stato tratto un film.
GLI ORGANIZZATORI. L’evento è il quarto (dopo Marcello Veneziani, Alberto Pellai e Pino Aprile) organizzato dalla neonata associazione culturale “I fiori blu”, e promosso questa volta con il sostegno dell’ufficio della Consigliera di Parità della Provincia di Foggia, e la collaborazione della libreria Ubik.
GLI OSPITI. L’incontro dibattito si aprirà con un’introduzione affidata al procuratore capo della Repubblica Ludovico Vaccaro e i saluti istituzionali della consigliera Antonietta Colasanto, dopo dei quali l’autrice Federica Angeli converserà con Alessandra Benvenuto (giornalista) e Costanzo Cea (magistrato, già presidente di sezione della Corte d’Appello di Bari).
IL LIBRO E IL FILM. Siamo a Ostia, nel 2013, e tra gli abitanti dei palazzi tra cui risuonano degli spari c’è anche Federica Angeli, cronista di nera per le pagine romane di «la Repubblica», che in quella periferia è nata e cresciuta. Da tempo si occupa dei clan locali e ha subìto gravi minacce. Sa quindi come è fatta la paura, ma crede che l’altra faccia della paura sia il coraggio. Se i vicini rientrano obbedienti al comando del boss, lei decide di denunciare ciò che ha visto. Dal giorno dopo la sua vita è stravolta: per la sua incolumità le è assegnata una scorta, eppure nessuna intimidazione fa vacillare la sua fede in un noi con cui condividere la lotta per la legalità. La storia giudiziaria di cui è protagonista fino alle più recenti sentenze ci parla di una possibile seppur faticosa vittoria, confermando che tutti insieme possiamo alzare la testa e cambiare in meglio. Federica Angeli ha ottenuto questa vittoria con l’unica arma che possiede, la penna, e in queste pagine ci racconta le tappe di una vera e propria sfida alla malavita, nel solco di un giornalismo nobile, illuminato di etica civile, che non compiace mai null’altro che la verità, con una coerenza a tratti severa. In un susseguirsi di colpi di scena, viviamo con lei le sue paure, a tratti la disperazione e i momenti di solitudine. La sua testimonianza puntuale, incalzante, senza respiro non dimentica mai la sua dimensione di donna, di madre e di moglie contesa alla serenità famigliare. Una serenità che, ispirata dalla Vita è bella di Benigni, la Angeli riesce magicamente a preservare. I diritti di questo libro sono stati acquistati dal regista Claudio Bonivento che ha trasformato l’incredibile storia di Federica Angeli in un film, interpretato da Claudia Gerini, nelle sale dal 5 giugno.
L'AUTRICE. Federica Angeli è nata a Roma nel 1975, è cronista di nera e giudiziaria e scrive per “La Repubblica” dal 1998, dove è redattrice dal 2005. Da sei anni vive sottoscorta dopo le minacce mafiose ricevute mentre svolgeva un’inchiesta sulla criminalità organizzata a Ostia. Tra i premi vinti dal 2012: il Premio Passetti- Cronista dell’Anno, il Premio Donna dell’Anno, il Premio Articolo 21, Premio Piersanti Mattarella, Premio Arrigo Benedetti, Premio Falcone e Borsellino, e Premio Nazionale Borsellino, oltre che da ultimo il Premio Marisa Bellisario. Per il suo impegno nella lotta alle mafie è stata nominata Ufficiale della Repubblica Italiana al Merito.
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