NEWS
Stampa questa pagina
LA TATTICA. Insomma, quello di subire meno gol resta ‘un difetto’ della squadra rossonera, in attesa di raggiungere la perfezione tattica. Elemento su cui pure Zeman non mostra nessun tentennamento: “Resta la cosa più importante nel gioco del calcio. Una squadra diventa una squadra quando sa cosa fare nei momenti della partita, altrimenti tutto si trasforma in gioco individuale uno contro uno. Il segreto è mettere in campo un gruppo che accompagni chi ha il pallone e sappia dove farsi trovare a destra, sinistra, dietro e avanti”.
PALERMO – FOGGIA. Intanto è alle porte la trasferta in Sicilia: “Palermo è la mia seconda città dopo Praga” rammenta Zeman. “Ho lavorato in società per 9 anni. Ho ricordi positivi, ho casa a Palermo e d’estate sono sempre lì. È un ritorno non da nemico né da avversario”. E sulla partita: “Loro sono una squadra con più esperienza rispetto a noi. Dovremo sopperire a questo con la voglia di fare. Stiamo proseguendo nella crescita e sono certo potremo mettere in pratica il lavoro fatto”. Come al solito nessuna anticipazione sulla formazione ma qualche indicazione: “Rocca gioca meglio a destra perché non si pesta i piedi con Curcio. Di Jenno è una soluzione per l’assenza di Nicoletti ma c’è anche Martino che può spostarsi a sinistra”. Domani in campo alle 17,30 allo Stadio Renzo Barbera. Partenza in aereo da Bari sabato pomeriggio, rientro lunedì mattina.
Verso Palermo-Foggia, Zeman vuole la difesa più spavalda: “Meglio con la linea alta, subiremo più gol ma ne faremo molti di più”
Zdenek Zeman non si smentisce mai e nel mezzo della conferenza stampa alla vigilia della trasferta di Palermo, con una battuta delle sue, lascia intendere che il suo Foggia è ancora in rodaggio, almeno per quanto riguarda la difesa: “Io chiedo loro di giocare più su ma sono i ragazzi a essere preoccupati e a restare giù”.
LA DIFESA. 'All’attacco vai, in difesa mai. Tu non mi fermerai. Perché non cambi mai' cantava Antonello Venditti in “La coscienza di Zeman”, il testo che il cantautore tifoso della Roma ha dedicato all’allenatore di Praga che in casa giallorossa ha lasciato ricordi indelebili. E a chi avesse avuto qualche dubbio sul concetto, visto l’inizio di campionato in cui in diverse occasioni il Foggia è parso ‘prudente’, Zdenek Zeman risponde alla sua maniera, con il sorriso sornione: “Io vorrei che la difesa giocasse più su. Sono i ragazzi che continuano a essere preoccupati e tendono a stare più giù. Su questo la squadra ha fatto qualche passetto avanti. Sono certo che quando miglioreremo il nostro gioco potremo subire più gol ma ne faremo molto di più”.
LA TATTICA. Insomma, quello di subire meno gol resta ‘un difetto’ della squadra rossonera, in attesa di raggiungere la perfezione tattica. Elemento su cui pure Zeman non mostra nessun tentennamento: “Resta la cosa più importante nel gioco del calcio. Una squadra diventa una squadra quando sa cosa fare nei momenti della partita, altrimenti tutto si trasforma in gioco individuale uno contro uno. Il segreto è mettere in campo un gruppo che accompagni chi ha il pallone e sappia dove farsi trovare a destra, sinistra, dietro e avanti”.
PALERMO – FOGGIA. Intanto è alle porte la trasferta in Sicilia: “Palermo è la mia seconda città dopo Praga” rammenta Zeman. “Ho lavorato in società per 9 anni. Ho ricordi positivi, ho casa a Palermo e d’estate sono sempre lì. È un ritorno non da nemico né da avversario”. E sulla partita: “Loro sono una squadra con più esperienza rispetto a noi. Dovremo sopperire a questo con la voglia di fare. Stiamo proseguendo nella crescita e sono certo potremo mettere in pratica il lavoro fatto”. Come al solito nessuna anticipazione sulla formazione ma qualche indicazione: “Rocca gioca meglio a destra perché non si pesta i piedi con Curcio. Di Jenno è una soluzione per l’assenza di Nicoletti ma c’è anche Martino che può spostarsi a sinistra”. Domani in campo alle 17,30 allo Stadio Renzo Barbera. Partenza in aereo da Bari sabato pomeriggio, rientro lunedì mattina.
di Michele Gramazio
COMMENTI
Regolamento