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Foggia, cambiano gli orari dei parchi gioco comunali: aperture più lunghe, lunedì tutti chiusi

La giunta comunale ha adottato la deliberazione con la quale è stata rimodulata la disciplina degli orari di apertura dei parchi giochi della Villa comunale, del Rione San Pio X e del Quartiere CEP. Nello specifico, la rimodulazione degli orari punta a venire incontro alle esigenze dell’utenza, con particolare riferimento ad una fruizione delle strutture che si modifica in termini di intensità a seconda delle stagioni. 

GLI ORARI. Il nuovo orario prevede che nei mesi di gennaio, febbraio e marzo i parchi gioco siano aperti dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 19.00; nei mesi di aprile, maggio e giugno dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 17.00 alle 20.00; nei mesi di luglio, agosto e settembre dalle 9.00 alle 12.00 e dalle 18.00 alle 21.00; nei mesi di ottobre, novembre e dicembre dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 19.00. La rimodulazione, inoltre, al fine di garantire il riconoscimento del giorno di riposo settimanale al personale impiegato, ha individuato nel lunedì il giorno di chiusura dei parchi gioco. 
Spazio elettorale autogestito/ De Sabato

LE FAMIGLIE. “Intervenire sulle fasce orarie di apertura era un necessario ed opportuno, in modo da soddisfare quelle esigenze di fruibilità che si manifestano soprattutto nella stagione primaverile e in quella estiva – spiega il sindaco Franco Landella –. L’allungarsi delle giornate, infatti, rende doveroso adeguare l’apertura e la chiusura delle strutture alle maggiori richieste che giungono dalle famiglie, alle quali, in questo modo, forniamo una risposta positiva”. 

NIENTE ESTERNALIZZAZIONE. “Avremmo voluto intervenire prima su questo fronte, soprattutto per quello che riguarda l’apertura pomeridiana. Tuttavia siamo stati costretti a fare i conti con la scarsità di risorse umane che ormai contraddistingue la vita quotidiana dell’Amministrazione comunale e che ci ha impedito un incremento della dotazione organica destinata ai parchi giochi – aggiunge il primo cittadino –. In questo senso è stata valutata la possibilità di una esternalizzazione del servizio. Ipotesi però esclusa, almeno in questa fase, per ragioni di sostenibilità finanziaria”. 

Banner/ Fondazione Buon Samaritano

di Redazione 


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