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Parcocittà, tra il concerto all’alba di Padula e le emozioni di “Frichigno”: “Posto da valorizzare sempre più”

Lo stesso giorno, due eventi riuscitissimi

Ha accompagnato oltre 100 persone ad assistere alla nascita di un nuovo giorno, ha regalato musica di qualità, ha dimostrato amore per la città di Foggia. Grande successo per il concerto all’alba a Parcocittà, dove domenica 19 settembre si è esibito un talento della Capitanata: Carmine Padula.

DOPO LA MUSICA, IL TEATRO. Si è trattato del primo, storico concerto all’alba a Foggia, nella cornice del Centro Polivalente di Parco San Felice che ha consentito a tanta gente di vivere un’esperienza indimenticabile. L’evento rientrava nel “Settembre al Parco”, il calendario di eventi promosso da Parcocittà e Fondazione dei Monti Uniti, con il patrocinio del Comune di Foggia. E solo qualche ora dopo, ma sempre nella stessa data, Pierluigi Bevilacqua della Piccola Compagnia Impertinente ha fatto commuovere e sorridere il pubblico foggiano con il suo spettacolo “Frichigno”, seconda rappresentazione della rassegna “Riprendiamoci la scena”, incentrata sulla cultura della legalità e dell’antimafia.

VIAGGIO MUSICALE. Padula è stato accompagnato dall’Ensemble “Suoni del Sud” in un viaggio musicale che ha toccato le varie tappe che lo hanno portato a essere uno dei musicisti maggiormente apprezzati nel panorama musicale italiano e internazionale, valendogli – tra l’altro - collaborazioni con prestigiosi cantanti come Emma Marrone e colonne sonore di note fiction Rai. Per lui hanno speso parole di stima grandissimi artisti di calibro internazionale tra i quali Ennio Morricone e Roberto Cacciapaglia. E, a giudicare da quanto visto e sentito domenica mattina a Parcocittà, c’è da crederli.

“LA CITTA’ HA RISPOSTO BENISSIMO”. “Sono molto contento di com’è andata e della risposta della città di Foggia – ha commentato Carmine Padula -. Essendo la prima volta, c’era un po' di apprensione ma devo dire che io stesso ho ricevuto tanti apprezzamenti dalla gente e questo mi fa molto piacere, e Foggia ha risposto in maniera davvero eccellente. Sono davvero felice di aver suonato a Parcocittà, una realtà bellissima che va valorizzata sempre di più”. Note di apprezzamento per il concerto all’alba a Parcocittà sono giunte anche dai tanti foggiani (qualcuno anche della provincia) che hanno riempito l’Anfiteatro di Parcocittà. Un motivo in più per riproporre anche l’anno prossimo un concerto che coniuga musica di spessore alla possibilità di vedere l’alba in un’atmosfera magica.

IL 1993, TRA KURT E ZDENEK. Quanto allo spettacolo della Piccola Compagnia Impertinente – ideato e scritto da Enrico Cibelli e interpretato e diretto dal direttore artistico del sodalizio foggiano, Pierluigi Bevilacqua – non è stato da meno per partecipazione e slancio artistico ed emotivo. Un’ora e trenta minuti abbondanti – letteralmente volati – validi a rivivere ascesa e caduta di una città, Foggia, da quel 1993 in cui Kurt Cobain e Zdenek Zeman rappresentavano punti di riferimento di una generazione che non ci stava a restare in panchina, in provincia, zittita e contenta.

UNA STESSA, GRANDE SPERANZA. Un monologo arrabbiato, sarcastico, istrionico, in alcuni tratti in grado di alternare sapientemente alto e basso, tragico e comico, “proiettando” con le parole – molto più che semplici ricordi – la storia di un territorio che, mancato l’aggancio con l’Europa – la qualificazione del Foggia Zeman sfumata nell’ultima gara di campionato –, si è ritrovato ad affogare nel proprio peggior gorgo, quello del sangue, della mala politica, del qualunquismo e, soprattutto, della mafia. Una rappresentazione in cui si ride e si piange, accresciuta dall’emozione condivisa di sentirsi ancora parte di una stessa, grande speranza – “Quella che come un fegato si ingrossa sempre di più – come ha detto Bevilacqua – ma grazie alla quale non siamo andati via”.

di Redazione 


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