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Comune, l'ultima ‘eredità’ del responsabile informatico prima dell’arresto: videocamere da oltre 100 euro ai dipendenti in smart-working

Antonio Parente ordinò l’acquisto per 5mila euro, dopo 2 anni Affatato autorizza

Trentacinque videocamere professionali, capaci di riprese in 4k, resistenti all’acqua per 45 metri, angolo di visuale 170 gradi, display da 2 pollici con touch screen. Costo singolo di circa 150 euro, scontato del 20%, per un corrispettivo di quasi 5mila euro. Motivo dell’acquisto? Consentire le videoconferenze dei dipendenti in smart working.

L’EREDITA’. L’acquisto è stato disposto dal Comune di Foggia con i soldi dell’emergenza Covid. Si tratta dell’ultima ‘costosa eredità’ (di quelle finora emerse) lasciato da Antonio Parente, il responsabile informatico del Comune di Foggia ormai in pensione, travolto nel febbraio 2021 dall’inchiesta per corruzione ‘Nuvola d’oro’. Il funzionario - che dopo l’ordinanza di custodia cautelare confessò gli addebiti - ha infatti autorizzato l’acquisto: l’ordine porta la sua firma e risale al 2020. In questi giorni torna d’attualità poiché con una determina, approvata in piena estate lo scorso 3 agosto, il dirigente Paolo Affatato ha autorizzato la liquidazione della fattura dell’impresa fornitrice anch’essa emessa a due anni di distanza, solo nello scorso luglio.

VIDEOCAMERE PER GLI SPORTIVI. Se in tutta Italia, insomma, i dipendenti pubblici in smart working hanno partecipato alle riunioni di lavoro con normali webcam integrate nei pc o al massimo acquistabili al costo di 20 euro, al Comune di Foggia si è ‘colto l’occasione’ per fare le cose in grande. Dallo Stato giungevano fondi straordinari legati all’emergenza Covid e Antonio Parente non ha badato a spese, richiedendo un preventivo per 35 ‘Sportcam XPro’: “le videocamere professionali pensate per le azioni in esterno degli sportivi”, così come riporta il sito ufficiale dell’azienda produttrice. Una definizione che sa di beffa se si pensa che si era in periodo di pieno lockdown con gli italiani rinchiusi in casa.

L’AZIENDA. La richiesta di offerta è stata inviata a un’unica azienda, la System Elettronica di Giannetti Michele, un’impresa legata al Comune di Foggia da vari appalti. Solo nell’ultimo anno all’impresa individuale è stato affidato il servizio triennale dal 1 marzo 2022 al 28 febbraio 2025 della manutenzione dell’impianto di rilevamento presenze dei dipendenti, così come i lavori di ripristino dell’impianto antiitrusione del Museo civico. Per la System Elettronica è stato inoltre autorizzato il servizio in subappalto al 50% dalla Onlycom, vincitrice del bando, della manutenzione ed estrapolazione immagini degli impianti di videosorveglianza, il delicato settore oggetto della relazione di scioglimento del Comune di Foggia, per il quale i commissari hanno proceduto a un nuovo affidamento.

LA PROCEDURA IRREGOLARE. Tornando alle videocamere per i dipendenti, l’importo speso di quasi 5mila euro non deve far passare inosservato quanto accaduto. L’episodio offre uno spaccato di tutto ciò che non dovrebbe accadere in un procedimento amministrativo. In primo luogo, fondi straordinari legati a un’emergenza sanitaria sono stati impiegati per l’acquisto di beni quanto meno superflui. Appare poi difficilmente comprensibile il comportamento del dirigente Paolo Affatato che, anziché considerare irregolare una procedura di acquisto avvenuta con un ordine in assenza di determinazione a contrarre, con atti che riportano numeri di protocollo cancellati, preferisca tentare di sanare la situazione a posteriori con una determina estiva a distanza di due anni. In un periodo di commissariamento sarebbe bene fare luce anche su importi minori. E sarebbe utile comprendere che fine abbiano fatto le 35 Sportcam che dovrebbero risultare acquisite al patrimonio comunale.

di Michele Gramazio


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