Parentele scomode, nuova replica di Mainiero: "La Foggia onesta mi conosce. Lascio la melma a chi la usa come argomento politico, non avendone altri"
Aveva già replicato. Attraverso i social, ha illustrato una triste vicenda familiare (che avrebbe preferito conservare nella memoria della sua famiglia senza metterla in piazza) per "giustificare" l'assenza di rapporti con personaggi della malavita foggiana, nonostante rapporti di parentela. Ora, però, il candidato sindaco Giuseppe Mainiero torna - ma "è l'ultimo intervento che dedicherò a questa faccenda" - sulla questione relativa alle 'parentele scomode', che ha animato le ultime ore di campagna elettorale.
IL FATTO QUOTIDIANO. Lo fa con un nota in cui spiega come la "macchina del fango cerca disperatamente di continuare a restare in
moto.
Evidentemente - scrive - il primo tentativo di delegittimarmi o intimidirmi non è
andato a segno. Come hanno dimostrato i tantissimi attestati di affetto,
sostegno e stima che ho ricevuto. Attestati pubblici, arrivati da donne
e uomini davvero perbene che non hanno avuto alcun timore a metterci la
faccia". Ora, però, arriva la 'ribalta' nazionale. "E allora - evidenzia Mainiero - qualcuno ha pensato di chiedere un 'aiuto', provando a portare
questa polemica vigliacca circa le mie inesistenti 'parentele scomode' sulle pagine dei quotidiani nazionali. Anzi, per la verità solo su un
quotidiano nazionale, 'Il Fatto Quotidiano', che tutti - sottolinea il candidato sindaco - sanno essere 'fiancheggiatore' del Movimento Cinque Stelle.
Lo affermo senza giri di parole, perché sia chiaro a tutti cosa sta
accadendo.
Probabilmente bisogna rifarsi una 'verginità politica' dopo essere
finiti alleati di coloro i quali venivano descritti, in pubblico e in
privato, come 'il male assoluto della nostra città', Partito Democratico
in primis, che gli suggerito sotto dettatura persino il nome della
candidata alla carica di Sindaco, già assessore della Giunta Mongelli".
LA MELMA. "Mi dispiace - conclude Mainiero - per chi ha orchestrato questa vergognosa macchinazione, ma
sappiate che non vi inseguirò.
La mia storia mi precede. Le battaglie per la legalità che ho condotto
da solo e alla luce del sole - perché tutti gli altri stavano zitti e
buoni, accucciati ai piedi del potere - sono note e conosciute.
Foggia mi conosce. La Foggia onesta che vuole rinascere mi conosce.
La melma la lascio a chi è abituato ad usarla come argomento politico,
non avendone altri".
I contenuti dei commenti rappresentano il punto di vista dell'autore, che se ne assume tutte le responsabilità. La redazione si riserva il diritto di conservare i dati identificativi, la data, l'ora e indirizzo IP al fine di consegnarli, dietro richiesta, alle autorità competenti. La Corte di Cassazione, Sezione V, con sentenza n. 44126 del 29.11.2011, nega la possibilità di estendere alle pubblicazioni on-line la disciplina penale prevista per le pubblicazioni cartacee. Nello specifico le testate giornalistiche online (e i rispettivi direttori) non sono responsabili per i commenti diffamatori pubblicati dai lettori poichè è "impossibile impedire preventivamente la pubblicazione di commenti diffamatori". Ciò premesso, la redazione comunque si riserva il diritto di rimuovere, senza preavviso, commenti diffamatori e/o calunniosi, volgari e/o lesivi, che contengano messaggi promozionali politici e/o pubblicitari, che utilizzino un linguaggio scurrile.Riproduzione Riservata.