Verso le elezioni / Il PD svela le carte: ecco il poker di nomi per il candidato sindaco
Il Partito Democratico di ha fatto i nomi dei quattro probabili candidati della coalizione di centrosinistra alle elezioni per il sindaco di Foggia che si terranno il 22 e 23 ottobre 2023.
AMPIA COALIZIONE. “Sin dalla preparazione delle provinciali di otto mesi fa - ha spiegato l'esponente PD - siamo concentrati a lavorare ad una coalizione ampia, che speriamo possiamo ancora allargare, basata già sulla comune esperienza positiva che governa la Regione Puglia e la Provincia di Foggia”.
LE RISULTANZE DEL TAVOLO. “Credo che il dato più importante sia il fatto che, rispetto a qualche settimana fa, oggi si stia valutando una rosa di nomi, tutti qualificati, da proporre alla città di Foggia”. Così il segretario cittadino del Partito Democratico PD Foggia, Davide Emanuele, sulle risultanze del tavolo della coalizione di centrosinistra svoltosi qualche giorno fa. “Sono quattro i nomi dei potenziali candidati sindaco: Pippo Cavaliere, Maria Aida Tatiana Episcopo, Antonio Montanino e Marcello Salvatori. - Cavaliere, già candidato sindaco nel 2019, ha guidato l’opposizione al centro destra che ha portato allo scioglimento per infiltrazioni mafiose del Comune di Foggia ed è da sempre impegnato sui temi della legalità. - Episcopo, che guida con successo l’ufficio scolastico provinciale ed è impegnata nel sociale, è stata assessore tecnico all’istruzione della Giunta Mongelli dal 2012 al 2014, può contribuire alla rinascita di Foggia sotto il profilo socio-culturale. - Montanino, stimato commercialista, vanta una lunga esperienza amministrativa quale sindaco di Deliceto per due mandati e assessore provinciale. - Salvatori è un lungimirante imprenditore nel settore energetico, turistico, vitivinicolo, che tanto ha investito a Foggia e che può contribuire a fornire una nuova visione di sviluppo ecosostenibile della nostra città”.
TUTTI PARTE INEGRANTE. “Come è giusto che sia, questo è il momento più delicato in cui si delineano programmi, assetti e persone. Rispetto a quest’ultimo punto è importante che la riflessione sia scevra da qualsiasi condizionamento o diktat di sorta. Abbiamo sempre sostenuto che per noi, per il Partito Democratico, l’unità della coalizione sia il primo obiettivo da perseguire a scapito anche delle legittime aspettative delle singole forze politiche, comprese quelle del partito che rappresento, perché è così che si fa in una squadra, in un gruppo. E per farlo, è necessario che tutti si sentano parte integrante di un progetto politico, con stessa dignità, senza che le opinioni dell’uno sovrastino quelle degli altri. Partendo da questo ragionamento, quindi, appare evidente che la scelta del candidato sindaco non possa essere solo una questione foggiana, ma debba essere necessariamente vagliata anche dai livelli regionali e nazionali. E tanto, non per abdicazione al proprio ruolo politico locale, ma perché Foggia è un capoluogo di Provincia, l’unico al voto di ottobre, è importante rispetto ad una dimensione politica sovraterritoriale e perché le prossime elezioni si tengono dopo lo scioglimento del consiglio comunale per infiltrazioni mafiose e un lungo periodo di commissariamento” - chiosa il segretario provinciale Dem.
ALTI PROFILI. “Tutti i nomi in campo presentano profili molto alti, in termini di competenza, di storie personali e professionali. E sono soprattutto persone oneste. Per prima cosa, quindi, credo sia doveroso da parte di tutti ringraziare queste persone per essersi messe a disposizione della coalizione e della città, nonostante le difficoltà del momento e la complessità dello scenario amministrativo futuro. Non era affatto scontata una cosa del genere! Ora tocca alla politica fare la scelta giusta, quella che dovrà portare alla definizione della figura che, più di tutte, potrà incarnare il messaggio di cambiamento di cui la città ha bisogno. E per far questo - conclude d’Arienzo - c’è bisogno di tranquillità ma soprattutto di tanto tanto senso di responsabilità”.
I contenuti dei commenti rappresentano il punto di vista dell'autore, che se ne assume tutte le responsabilità. La redazione si riserva il diritto di conservare i dati identificativi, la data, l'ora e indirizzo IP al fine di consegnarli, dietro richiesta, alle autorità competenti. La Corte di Cassazione, Sezione V, con sentenza n. 44126 del 29.11.2011, nega la possibilità di estendere alle pubblicazioni on-line la disciplina penale prevista per le pubblicazioni cartacee. Nello specifico le testate giornalistiche online (e i rispettivi direttori) non sono responsabili per i commenti diffamatori pubblicati dai lettori poichè è "impossibile impedire preventivamente la pubblicazione di commenti diffamatori". Ciò premesso, la redazione comunque si riserva il diritto di rimuovere, senza preavviso, commenti diffamatori e/o calunniosi, volgari e/o lesivi, che contengano messaggi promozionali politici e/o pubblicitari, che utilizzino un linguaggio scurrile.Riproduzione Riservata.