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Pasquale Casillo non molla mai: "Il Comune di Foggia mi deve 5 milioni di euro"

"Fuori dalla Lega pro, perchè senza stadio"

Non poteva mancare “don Pasquale” ad animare la già movimentata estate pallonara foggiana. Mentre l’Acd Foggia calcio, tra strappi e ricuciture, sogna il ripescaggio in Lega pro, torna a farsi sentire l’U.s. Foggia, attualmente iscritta al campionato di Terza categoria della FIGC.
CINQUE MILIONI DI EURO. La società di Pasquale Casillo ha infatti presentato davanti al Tar di Bari una “mega richiesta di risarcimento danni, per un importo di oltre cinque milioni di euro”. Chi li dovrebbe pagare? Il Comune di Foggia. Secondo la società rossonera – che ha conferito l’incarico agli avvocati Domenico Fasanella e Gianfranco Corsini -  il Comune è stato inadempiente rispetto alla convenzione per la gestione dello stadio Zaccheria, che era stata sottoscritta tra le parti nel settembre 2010 per la durata di quindici anni (dunque sino al 2025). La società di Casillo, in particolare, lamenta che il Comune di Foggia non ha mai adempiuto all’impegno previsto a suo carico nella suddetta convenzione, laddove si era assunto l’obbligo di ultimare i lavori per ottenere l’agibilità dello stadio fino a 7.500 spettatori, così causando l’esclusione dell’U.S. Foggia dall’ultimo campionato di Prima Divisione.
QUESTIONE ZACCHERIA.  “E’ bene che tutti sappiano – continua Casillo nella nota – che la nostra squadra è stata esclusa dal campionato di Terza Divisione in cui militava lo scorso campionato non a causa di un inadempimento finanziario dell’US Foggia, ma solo a causa del mancato rilascio dell’agibilità dello stadio Zaccheria, che il Comune di Foggia si era espressamente impegnato ad assicurare entro breve termine in sede di stipula della convenzione di affidamento dello stadio del 17 settembre 2010, e che a tutt’oggi non ha ancora conseguito, malgrado lo stadio sia stato nel frattempo assegnato alla nuova squadra dell’ACD Foggia, che oggi pure lamenta la mancanza di tale requisito”.
SENZA SOLDI E SENZA STADIO. Casillo fa poi una equazione discutibile: non avevamo garanzie sullo stadio, non abbiamo investito. “Ne consegue – conclude Casillo – che anche se fossimo stati finanziariamente pronti ed avessimo assolto agli impegni economici con la FIGC, ugualmente l’U.S. Foggia sarebbe stata esclusa dal campionato agonistico 2012/13 in quanto privo di uno stadio agibile. Che senso avrebbe avuto anticipare circa  600 mila euro per iscriverci al campionato di Prima Divisione, quando poi saremmo stati ugualmente esclusi in quanto privi di uno stadio agibile?”
LA RICHIESTA DANNI. “I danni  – spiega l’avvocato Fasanella - andranno commisurati non solo sulla base delle spese anticipate per i lavori di miglioria eseguiti dall’U.S. Foggia all’interno dello stadio, ma anche in considerazione dell’ulteriore danno subito dalla società in relazione al valore patrimoniale dei propri beni non più utilizzati ( calciatori, marchio etc.), cui va aggiunto il danno conseguente ai mancati introiti derivanti dalla vendita dei biglietti per le successive stagioni calcistiche, oltre che quello correlato alla perdita dei diritti pubblicitari, televisivi, mutualità etc…”.
VICENDA SAU. Nel frattempo ci sono stati ulteriori sviluppi anche per la questione del noto calciatore Sau, oggi in odore di nazionale ed in forza al Cagliari, che ha militato nell’U.S. Foggia sino al 2011: lo scorso 4 giugno si è tenuta l’udienza davanti al Tribunale di Foggia nella causa che vede contrapposta la stessa società di Casillo al Cagliari di Cellino, scaturente proprio dalla cessione di Sau; tale cessione secondo il Foggia sarebbe nulla in quanto il calciatore non ha mai firmato alcun contratto per il suo trasferimento al Cagliari; il giudice si è riservato di formulare una prima valutazione sulla questione, e si è in attesa della relativa decisione.

di Redazione 


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