Momenti di forte paura al viallaggio turistico La Giara di Vieste dove, per cause ancora da accertare, ieri pomeriggio, un bambino di tre anni si è adagiato sul fondo della piscina privo di sensi.
LUNGHI ATTIMI DI DISPERAZIONE. Il padre e la madre dopo averlo immediatamente recuperato hanno subito constatato che il bambino non respirava e non reagiva ad alcuno stimolo: sono dunque partite le disperate richieste di aiuto.
Tra i villeggianti c'erano due dottoresse in vacanza che hanno risposto al drammatico appello dei genitori del bimbo, e hanno praticato a quest'ultimo un massagio cardiaco e la respirazione bocca a bocca. Alcuni volontari, poi, si sono alternati nei gesti di soccorso per lunghissimi minuti, senza apparentemente sortire alcun effetto, tra le urla lancinanti della madre, accasciata a terra dalla disperazione.
POI I PRIMI SEGNALI DI VITA. Durante questi terribil frangenti gli occhi del bambino sono rimasti fermi immobili, lasciando presagire il peggio, ma poi all'imporvviso si sono iniziati a muovere quasi impercettibilmente. Ci sono voluti altri minuti di manovre per far fuoriuscire l'acqua dai polmoni e piano piano il bambino ha rincominciato dare segnali di vita, emettendo qualche lamento.
Poi, finalmente, è giunta l'autoambulanza e, dopo ulteriori operazioni, i medici e gli infermieri del pronto soccorso lo hanno portato via in braccio alla madre, ancora sotto shock, per poi ricoverarlo nel reparto di terapia intensiva dell'ospedale di San Giovanni Rotondo.